M5S: ricercatori stranieri possono arrivare senza permesso soggiorno. Lo richiederanno entro tre mesi

Comunicato M5S – “All’interno del decreto Sicurezza bis è stata approvato un importante emendamento del MoVimento 5 Stelle, a firma mia e del collega Alessandro Melicchio, che riguarda il mondo della Ricerca.
Daremo la possibilità a tanti ricercatori e tanti professori universitari stranieri di poter venire in Italia per questioni lavorative, senza dover richiedere immediatamente un permesso di soggiorno”, afferma il deputato del MoVimento 5 Stelle, Marco Bella, docente universitario e membro della commissione Cultura, Scienza e Istruzione.
“Infatti la normativa attuale era alquanto paradossale e complicata. Uno studente o un turista che arrivavano in Italia non avevano bisogno di un permesso di soggiorno, ma un professore universitario sì e nel momento del suo immediato arrivo. L’emendamento che abbiamo approvato vuole sanare questa criticità, introducendo la parola “ricerca” tra le esenzioni del permesso di soggiorno così da semplificare i viaggi di lavoro dei ricercatori provenienti dall’Estero. Questi ultimi avranno tre mesi per completare la richiesta e avranno tutto il tempo di ambientarsi nel nostro Paese”, prosegue Bella.
“L’assenza in Italia di un flusso di ricercatori da Paesi emergenti come ad esempio l’India o la Cina era da imputare proprio ai tanti ostacoli e alle difficoltà per questi professionisti dovevano affrontare per ottenere un permesso di soggiorno in tempi molto rapidi. Ricordo ancora accorato intervento della mia compianta collega Anna Tramontano che raccontava di come avesse offerto la sua abitazione di Caserta come residenza fittizia, al solo fine di far avere il permesso di soggiorno a una decina di ricercatori indiani. Questo è un esempio evidente di come con una semplice parola messa al posto giusto si possa migliorare la vita delle persone e la competitività del nostro Paese”, conclude il deputato pentastellato.