L’università italiana è una fucina di geni o un tritacarne per studenti? Sui social è dibattito: “All’estero gli esami sono più facili, ecco cosa mi è accaduto in Erasmus”

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Il mondo accademico è stato scosso da un vivace dibattito scaturito da un post su Reddit. Uno studente universitario ha espresso la sua frustrazione riguardo alla difficoltà “artificiale” degli esami in Italia, soprattutto se paragonati a quelli sostenuti all’estero durante un’esperienza Erasmus in Austria.

Il mondo accademico è stato scosso da un vivace dibattito scaturito da un post su Reddit. Uno studente universitario ha espresso la sua frustrazione riguardo alla difficoltà “artificiale” degli esami in Italia, soprattutto se paragonati a quelli sostenuti all’estero durante un’esperienza Erasmus in Austria.

Lo sfogo ha innescato una discussione che riflette le diverse prospettive sulla qualità e l’efficacia del sistema universitario italiano.

Lo studente, bocciato più volte in esami di materie scientifiche come Fisica e Geometria, ha criticato in particolare l’enfasi posta sulle dimostrazioni teoriche e sulla memorizzazione, definendole spesso un “mero esercizio mnemonico”. Inoltre ha ipotizzato, forse provocatoriamente, che la difficoltà degli esami potrebbe essere una strategia dei professori per ridurre il numero di compiti da correggere.

La discussione che ne è seguita ha visto emergere due fazioni principali. Da un lato, molti hanno condiviso il malumore dello studente, sostenendo che l’università italiana formi più ricercatori che professionisti pronti per il mondo del lavoro. Alcuni hanno criticato l’approccio eccessivamente teorico, sostenendo che all’estero gli esami siano più pratici e orientati alle competenze richieste dal mercato del lavoro.

Dall’altro lato, numerosi commenti hanno difeso il rigore accademico italiano. Questi utenti hanno sottolineato l’importanza delle dimostrazioni per sviluppare un pensiero astratto e critico, fondamentale per affrontare problemi complessi. Hanno inoltre evidenziato come il sistema italiano, nonostante le sue criticità, continui a produrre ricercatori di alto livello, riconosciuti a livello internazionale.

Un aspetto interessante emerso dal dibattito è la percezione della disparità tra discipline STEM e umanistiche. Alcuni hanno suggerito che gli esami nelle materie scientifiche siano particolarmente impegnativi, richiedendo un rigore che spesso non viene insegnato adeguatamente nelle scuole superiori.

Il confronto con i sistemi universitari esteri è stato un tema ricorrente nella discussione. Mentre lo studente originale ha descritto gli esami in Austria come più semplici e pratici, altri partecipanti con esperienze internazionali hanno contestato questa visione, sostenendo che il livello di preparazione richiesto sia comparabile.

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