L’università cancella il corso di Paolo Nori su Dostoevskij. Poi ci ripensa

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Lo scrittore Paolo Nori si è visto cancellare dall’Università Bicocca di Milano un corso di quattro lezioni (gratuite e aperte a tutti) sullo scrittore Fëdor Michajlovič Dostoevskij.

Nori, grande esperto e studioso di letteratura russa, ha raccontato di avere ricevuto un’email dell’Università nella quale gli è stato comunicato il rinvio di un ciclo di lezioni. Nella email l’università spiega che lo scopo del rinvio “è quello di evitare ogni forma di polemica soprattutto interna in quanto momento di forte tensione”. Il riferimento è all’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia.

Lo scrittore, una volta appreso del rinvio, si è sfogato in un video sui social, spiegando perché, a suo dire, la decisione dell’Università Bicocca è priva di senso: “Mi avevano invitato loro, si trattava di un’ora e mezza ciascuna, era gratuito e aperto a tutti. Io trovo che quello che sta succedendo in Ucraina sia una cosa orribile e mi viene da piangere solo a pensarci. Ma quello che sta succedendo in Italia oggi, queste cose qua, sono cose ridicole: censurare un corso è ridicolo”.

Una motivazione abbastanza surreale. Perché se è già sbagliato colpire tutti i cittadini russi per responsabilità che sono delle élites politiche, è ancora più assurdo bloccare la cultura e lo studio di uno dei più grandi scrittori al mondo di sempre, morto tra l’altro oltre 140 anni fa.

Dalla Bicocca, in mattinata, arriva però la retromarcia. La rettrice Iannantuoni spiega: “Nessuna censura, il corso si terrà come previsto. Ho invitato Nori per un caffè in rettorato e lui ha accettato. C’è stato un malinteso in un momento di grande tensione. Dall’idea di questa università non c’è niente di più lontano della censura”

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