L’Unione degli Studenti si dichiara indisponibile al confronto con il ministro Gelmini
Unione degli Studenti – Al Salone dei Ministri di Viale Trastevere si è appena concluso per l’Unione degli Studenti il primo incontro dell’anno scolastico tra il Forum delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative e il ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini.
Unione degli Studenti – Al Salone dei Ministri di Viale Trastevere si è appena concluso per l’Unione degli Studenti il primo incontro dell’anno scolastico tra il Forum delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative e il ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini.
L’incontro doveva essere funzionale ad un confronto sugli ultimi provvedimenti e sulle prossime iniziative di Governo.
L’Unione degli Studenti, facente parte del Forum, dichiara la propria indisponibilità a sostenere il confronto con il Ministro prendendo atto dell’impossibilità da parte delle organizzazioni studentesche di incidere nelle scelte, data l’impermeabilità del Ministero alle istanze che provengono da tutto il mondo della scuola in lotta in queste settimane.
La politica dei tagli, provvedimenti repressivi e di rigore come “l’anagrafe studenti”, le 50 assenze per la bocciatura, il protocollo Gelmini-La Russa sulle pratiche militari alla scuola pubblica, la mancanza di qualsiasi progetto di riforma reale e di investimento nel settore formativo.
Queste le cause primarie per cui lanciamo la prima mobilitazione studentesca nazionale l’8 ottobre prossimo, per aprire una fase di cambiamento radicale della scuola, a partire dalla campagna “AltraRiforma della Scuola”.
“Dopo aver esposto al Forum le ragioni che muovono gli studenti a intraprendere proteste in questi giorni, racconteremo l’insofferenza provata da precari e genitori costretti ad interfacciarsi con una realtà che non sta nelle parole del Ministro – dichiara Tito Russo, coordinatore nazionale UdS”
“Dopo il nostro intervento, abbiamo scelto di non essere disponibili a un confronto, e siamo pertanto usciti dalla sala ribadendo che quest ultimo si programma prima di varare i provvedimenti. Il Ministro Gelmini non può pensare di demolire la scuola pubblica e poi lavarsi la coscienza “consultando” fintamente gli studenti”.
L’Unione degli Studenti dichiara che già 45 piazze sono pronte a mobilitarsi l’8 ottobre 2010, con l’adesione dei coordinamenti dei genitori e dei coordinamenti precari scuola.