Luciana Castellina: “Ai miei tempi con l’occupazione si finiva in prigione. Oggi chi lo fa e chiede di imparare viene punito con il 5 in condotta, allucinante”
Luciana Castellina, giornalista, co-fondatrice de Il Manifesto, scrittrice ed ex parlamentare comunista ed ex eurodeputata, a La Repubblica, osserva con stupore le sanzioni inflitte agli studenti del liceo classico Tasso, per un’occupazione scolastica.
Castellina ha frequentato lo stesso istituto da giovane. La sua esperienza passata diventa un punto di confronto critico con le dinamiche odierne in campo educativo.
La reazione del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, alle occupazioni ha suscitato l’indignazione di Castellina. Lei esprime sorpresa per le misure punitive adottate, come il voto 5 in condotta e 10 giorni di sospensione. Castellina sottolinea l’importanza dell’inclusione di temi come il transfemminismo nei programmi scolastici, materia richiesta dagli studenti durante l’occupazione.
In un clima di disaccordo con le politiche ministeriali, Castellina suggerisce che gli studenti percorrano strade autonome nell’apprendimento, soprattutto su temi come il transfemminismo. Tale prospettiva sottolinea l’importanza dell’autonomia e dell’auto-organizzazione nell’educazione, in contrasto con le decisioni istituzionali.
Riflettendo sul suo passato al liceo Tasso, Castellina descrive un’esperienza formativa ricca e diversificata, molto diversa dalle realtà attuali. La sua narrazione evidenzia il contrasto tra le libertà educative di un tempo e le restrizioni odierne.