Lucattini: “I genitori non siano iperprotettivi con i figli, partecipino agli incontri con i docenti senza essere invadenti”

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“Un atteggiamento genitoriale eccessivamente protettivo può influire negativamente sullo sviluppo dell’autonomia. Quando i genitori limitano le opportunità dei figli di sperimentare, commettere errori e risolvere problemi, possono involontariamente ostacolare la costruzione di competenze essenziali per l’autonomia emotiva e pratica”.

Lo dice Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista, Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, in un’intervista rilasciata alla giornalista Marialuisa Roscino.

Secondo l’esperta, che analizza gli aspetti legati allo sviluppo dell’autonomia dei ragazzi, questo atteggiamento da parte di mamma e papà “può portare a una dipendenza genitoriale nell’età adulta, caratterizzata da difficoltà a prendere decisioni, scarsa fiducia in se stessi e timore di affrontare situazioni complesse senza il supporto dei genitori“.

Al contrario – spiega Lucattini – un comportamento genitoriale bilanciato, che combina protezione e promozione dell’indipendenza, favorisce la crescita di individui sicuri e capaci“.

Lucattini, per spiegare l’importanza di una presenza “equilibrata” da parte dei genitori, riporta alcune ricerche riguardante l’iperprotettività genitoriale, “spesso definito “helicopter parenting”, che è associato a livelli più bassi di competenza emotiva, regolazione dello stress e autostima negli adolescenti e nei giovani adulti.

In particolare, uno studio pubblicato sul Journal of Adolescence (2022) ha rilevato che “i figli di genitori iperprotettivi riportano maggiori difficoltà nell’affrontare la transizione verso l’età adulta, con un aumento del rischio di ansia, depressione e dipendenza emotiva“.

La collaborazione fra scuola e famiglia

L’autonomia dei ragazzi però passa anche dalla scuola. In questo senso, secondo l’esperta, la collaborazione fra scuola e famiglia risulta cruciale, perchè da un lato la “famiglia rappresenta il primo luogo in cui gli adolescenti apprendono e vivono le relazioni primarie, si assumono responsabilità e apprendono l’alfabetizzazione emotiva“.

Dall’altro lato, la “scuola è l’ambiente in cui gli adolescenti sviluppano competenze culturali, organizzative, decisionali e la socializzazione extrafamiliare”.

Per tale motivo, i genitori dovrebbero partecipare agli incontri scuola-famiglia, andare ai colloqui con gli insegnanti, rispettando però, secondo Lucattini, gli spazi dei figli. Non bisogna intromettersi ed essere invadenti.

La pedagogista clinica dell’Associazione Progetto Villa Lorenzi, Francesca Zatteri, ha parlato di “genitori difficili da gestire anche per gli insegnanti. C’è un’eccessiva invasione rispetto alla scuola, a causa di un cattivo utilizzo del registro elettronico”. Dal suo punto di vista, dunque, esiste un problema, ovvero un’eccessiva invadenza dei genitori nelle “faccende” scolastiche. Questo atteggiamento, potrebbe perfettamente inserirsi anche all’interno del contesto riportato da Lucattini, dove l’invadenza e il controllo dei genitori tramite il registro elettronico, potrebbe rappresentare un problema di iperprotettività nei confronti dei figli, che dunque farebbero difficoltà a sviluppare autonomia.

Anche Paolo Crepet, sociologo e autore di numerose pubblicazioni, ha sottolineato l’importanza dell’autonomia, dell’autostima e della creatività come tre pilastri fondamentali per la crescita equilibrata dei bambini e dei ragazzi. L’educazione sentimentale, l’alfabetizzazione delle emozioni e la riscoperta dei sensi sono aspetti cruciali per la costruzione della creatività e dell’autonomia. È fondamentale incentivare un approccio innovativo, ambizioso e curioso, che stimoli la creatività e il pensiero divergente. In tutto questo, i genitori, a parere di Crepet, dovrebbero smetterla di essere sindacalisti dei figli, soprattutto a scuola, come ha spiegato in un’intervista a Orizzonte Scuola.

Il docente influencer Vincenzo Schettini, volto de La Fisica Che Ci Piace?, fra i suoi interventi, si è soffermato proprio sul ruolo dei genitori nei confronti dei figli, in particolar modo per la scuola. Nel corso di un intervento a Rtl 102.5 , il docente ha detto: “giusto lasciare fuori i genitori dalla scuola. I professori sono i professori. Gli insegnanti sono genitori come i genitori”.

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