Lotta alla violenza sulle donne, Roccella illustra la ripartizione degli 80 milioni tra centri, case rifugio ed empowerment

La Ministra alla Famiglia, Natalità e Pari opportunità, Eugenia Roccella, è intervenuta durante un Question time alla Camera, a proposito del Decreto sul “Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza” inserito in Gazzetta Ufficiale.
In particolare Roccella fa il punto sulla ripartizione delle risorse puntualizzando l’importanza di poter contare su finanziamenti quanto più costanti e strutturali, fondamentali per dare continuità all’azione antiviolenza nei confronti delle donne.
Dice così la Ministra: “Anche per il 2025 si prevede di mantenere almeno lo stesso importo dell’annualità precedente per centri anti violenza e case rifugio, ovvero 80,2 milioni di euro. Poter contare su finanziamenti il più possibile costanti e strutturali è infatti fondamentale per dare continuità all’azione anti-violenza. In questa stessa ottica il governo ha reso strutturale anche il reddito di libertà, per il quale proprio ieri è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di riparto”.
Come sono ripartite le ultime risorse stanziate?
Spiega così la Ministra Roccella: “L’ultimo decreto di riparto è stato firmato il 28 novembre 2024, e ha riguardato la somma complessiva di 80,2 milioni di euro, grazie agli incrementi del governo e alle somme stanziate nelle successive leggi di bilancio con un contributo trasversale. Le risorse sono così ripartite:
- 40 milioni di euro per il funzionamento dei centri anti-violenza e delle case rifugio;
- 15 milioni per le altre azioni a titolarità regionale, 9 dei quali messi a disposizione direttamente dal Dipartimento per le Pari Opportunità con risorse proprie, nonostante la scarsità di cui dispone, e finalizzati a sostenere l’empowerment delle donne vittime di violenza;
- 5 milioni per la realizzazione di centri anti-violenza; 20 milioni per la realizzazione e l’acquisto di immobili da adibire a case rifugio;
- 200mila euro, anche questi reperiti sul bilancio del Dipartimento per le Pari Opportunità, per il potenziamento della rete territoriale anti-violenza nel Comune di Caivano, come previsto dal cosiddetto ‘decreto Caivano’ che rappresenta un modello di intervento dello Stato nelle aree più in difficoltà.
Come verranno erogate le risorse?
“Le risorse sono state tutte regolarmente impegnate entro l’esercizio finanziario 2024, a conferma dell’impegno sulla tempestività, che da tutti i punti di vista è una componente essenziale della lotta alla violenza. Si procederà all’erogazione, come previsto dal decreto, man mano che le singole Regioni, entro il termine fissato per metà aprile, trasmetteranno al Dipartimento le rispettive note programmatiche con l’indicazione degli interventi”, spiega Roccella.
“Il governo ha fatto della lotta alla violenza contro le donne una delle sue priorità fin dal primo giorno, e il rafforzamento delle reti territoriali è uno dei capisaldi di questa battaglia, perché poter contare sulla presenza capillare di strutture in grado di accogliere, sostenere e proteggere le donne vittime di violenza è davvero fondamentale”, ha concluso la Ministra.
Un Tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne
Durante il Question time, la Ministra Roccella fa riferimento al Tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne e della violenza domestica istituito dal Dipartimento per le Pari opportunità l’anno scorso.
“Per dare seguito all’ordine del giorno approvato da quest’assemblea durante l’esame della legge anti-violenza varata dal governo e votata all’unanimità dal Parlamento, il Dipartimento per le Pari opportunità ha istituito un tavolo tecnico che coinvolge le diverse istituzioni interessate, con lo scopo di individuare strumenti tecnologici e informatici funzionali e fattibili che possano ulteriormente rafforzare la prevenzione della violenza contro le donne”, dice Roccella.
“Il tavolo si è insediato il 25 marzo del 2024, e in quella sede c’è stato un primo scambio di informazioni sulle misure e gli strumenti esistenti per la prevenzione e contrasto della violenza contro le donne e della violenza domestica. A una successiva riunione, il 13 novembre del 2024, ha partecipato l’onorevole Catia Polidori, promotrice dell’ordine del giorno da cui deriva il quesito di oggi. Nel corso del confronto, i componenti del tavolo si sono soffermati in particolare sull’utilità degli strumenti informatici come mezzi di prevenzione della violenza, soprattutto per mettere a continua disposizione delle donne che si trovino in situazioni di necessità ulteriori possibilità per chiedere e ricevere assistenza in tempo utile. La finalità, in linea con tutte le misure di prevenzione, è spezzare il ciclo della violenza prima che accada l’irreparabile e dare alle donne un messaggio: non siete sole”, dice la Ministra.
Il Tavolo si riunirà il 27 marzo
“All’esito dell’incontro, alle amministrazioni coinvolte sono stati chiesti contributi scritti per approfondire la ricognizione degli strumenti attualmente esistenti che potrebbero essere funzionali alle finalità rappresentate nell’ordine del giorno citato. Nel prossimo incontro, convocato per il 27 marzo, i contributi verranno esaminati e sarà approfondita la fattibilità delle proposte emerse per gli eventuali sviluppi di carattere operativo. Si tratta di un lavoro di ricognizione e messa a sistema, che coinvolge numerosi settori delle istituzioni, a cominciare dalle forze dell’ordine che ogni giorno operano sul campo contro questa piaga. Anche da questa attività emerge con chiarezza la sinergia costante della battaglia che si conduce quotidianamente contro la violenza sulle donne e questa sinergia è il metodo che vogliamo continuare a seguire e incoraggiare”, ha concluso Roccella.