L’obesità infantile è colpa delle mamme italiane
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Red – I pediatri dell’ospedale Bambino Gesù di Roma sottolineano come i comportamenti salutari si comincino ad apprendere sin dai primissimi passi, le mamme quindi hanno una grande responsabilità nell’educazione alimentare dei loro figli.
Red – I pediatri dell’ospedale Bambino Gesù di Roma sottolineano come i comportamenti salutari si comincino ad apprendere sin dai primissimi passi, le mamme quindi hanno una grande responsabilità nell’educazione alimentare dei loro figli.
"I dati presentati oggi al Ministero da una parte enfatizzano l’importanza e l’efficacia di pregetti di prevenzione tesi a ridurre l’entità del problema, ma dall’altra supportano ancora di più la necessità di interventi di educazione alimentare e sugli stili di vita come i soli capaci di ridurre l’entità del sovrappeso e soprattutto le sue complicanze metaboliche, presenti già in tale fascia di età (steatosi epatica, iperinsulinismo, HDL colesterolo ridotto, ipertensione arteriosa) – spiega Giuseppe Morino, responsabile dell’Unità Operativa di Dietologia clinica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – .
In una ricerca eseguita nel Lazio, su bambini di 3-6 anni, abbiamo evidenziato come l’85,2% delle mamme del campione non assumesse mai, o raramente, cibi non graditi e il 68% di loro non proponesse, mai o raramente, ai propri figli cibi che essi non gradivano. Per quanto riguarda i cibi nuovi, questi venivano assunti raramente o occasionalmente dalle mamme (79% del campione) e dai loro bambini (75% del campione).
Questi elementi indirizzano ulteriormente a interventi di sensiblizzazione delle famiglie a una corretta alimentazione sin dai primi anni di vita (allattamento materno, corretto divezzamento, riduzione della selettività) e a interventi teraputici nei casi conclamati di terapia educazionale nutrizionale con coinvolgimento di ragazzi, genitori, scuola e media, come avviene nei percorsi terapeutici effettuati nell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù".