Lo studio della lingua latina è stato abolito nella scuola media nel 1978, ma molti istituti stanno rivalutando l’idea riconoscendone l’importanza

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L’insegnamento del latino nella scuola media è stato abolito nel 1978, ma oggi si assiste a una crescente rivalutazione di questa materia, con sempre più scuole che decidono di reintrodurla già dalla scuola secondaria di I grado.

La tendenza nasce dalla consapevolezza dell’importanza del latino a livello formativo per gli alunni, non solo come lingua antica, ma come strumento di esercizio del pensiero critico e logico.

Studiare il latino non è solo un atto di apprendimento linguistico; è un vero e proprio esercizio mentale. La lingua latina richiede un approccio metodologico che si può paragonare a discipline come la matematica o gli scacchi. Tra i principali aspetti che caratterizzano lo studio del latino ci sono:

  • Ordine: La struttura della frase latina è molto ordinata, permettendo di comprendere il significato attraverso la posizione delle parole.
  • Costanza: La grammatica latina richiede uno studio costante per riconoscere desinenze e declinazioni, elementi fondamentali per la traduzione e la comprensione del testo.
  • Logica: La logica è essenziale per ricostruire le relazioni tra le parole, distinguendo tra verbi e sostantivi e identificando il soggetto della frase.

La lingua italiana affonda le sue radici nel latino, e lo studio di questa lingua classica rappresenta uno dei migliori modi per difendere e potenziare le abilità di scrittura e lettura degli studenti. Docenti universitari lamentano spesso carenze in queste competenze tra i neolaureati, e il latino può contribuire a colmare queste lacune, migliorando la conoscenza dell’italiano e formando una personalità critica e consapevole.

Tuttavia, molti studenti temono il latino, considerandolo erroneamente una lingua morta e priva di valore nella società contemporanea. Per superare queste perplessità, è fondamentale cambiare l’approccio all’insegnamento delle discipline classiche, andando oltre la mera declinazione dei testi.

Lo studio delle lingue classiche dovrebbe essere visto come un’opportunità per riflettere sulla lingua italiana e per stimolare un’interpretazione moderna del mondo classico. Analizzare il pensiero degli antichi può aiutare a comprendere meglio il “confronto tra culture” e i “mutamenti culturali” che caratterizzano la nostra società attuale.

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