Lo stipendio da deputato fa discutere. Fassino: “4700 euro non è d’oro”. I docenti: “E noi che ne prendiamo solo 1400?”

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L’intervento di Piero Fassino alla Camera il 2 agosto ha scatenato un’ondata di polemiche. Mostrando il cedolino del suo stipendio, ha dichiarato che l’indennità mensile di 4.718 euro per ciascun deputato non è “uno stipendio d’oro”.

Queste parole hanno sollevato un fiume di critiche, in particolare da parte dei docenti, molti dei quali le hanno trovate offensive. Un docente ha persino scritto un post sarcastico su Facebook, paragonando il proprio stipendio di 1.400 euro al “povero Fassino”.

Fassino ha chiarito che l’indennità netta mensile è certamente una buona cifra, ma non corrisponde alle somme esagerate spesso citate. Il deputato ha anche dettagliato come utilizza il Fondo per l’attività parlamentare e la diaria mensile, sottolineando che le risorse ricevute non rappresentano una forma indebita di arricchimento, ma un sostegno all’attività politica e parlamentare.

La questione ha messo in luce la problematica degli stipendi dei docenti in Italia. Secondo gli ultimi dati dell’Ocse, gli stipendi italiani sono inferiori alla media europea. Ad esempio, lo stipendio medio annuo lordo di un insegnante di scuola primaria è di 36.800 euro in Italia, rispetto a 39.417 euro in Francia e 74.937 euro in Germania. Gli stipendi dei docenti in Italia sono anche significativamente più bassi rispetto al pubblico comparto del paese.

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