Lo Snadir al ministro: “Prenda una posizione rispetto al problema del precariato storico di religione”
Lo Snadir è tornato davanti al Ministero dell’Istruzione portando nuovamente all’attenzione della politica le storie dei precari che insegnano religione, dopo i sit-in davanti al Ministero dell’istruzione nel mese di giugno culminati nella manifestazione del 24 giugno che ha coinvolto circa 200 insegnanti di religione.
Anche nella mattinata del 28 luglio, si legge su un comunicato diramato dal sindacato, un gruppo di docenti di religione (Luigi Verdesca, Egidio Rossi, Anna Campagni, Lucia Marzini, Pietro Muner, Enrico Pavanello e Michele Darisi) ha raccontato le proprie storie di vita quotidiana da sempre segnate dalla precarietà a causa dell’ingiusta esclusione di tali docenti da qualsiasi forma di stabilizzazione.
Al termine della mattinata, una delegazione dello Snadir composta dal segretario nazionale, Orazio Ruscica, e da Domenico Zambito, componente della segreteria nazionale, è stata ricevuta dall’ufficio di gabinetto del ministro.
L’incontro ha permesso allo Snadir di ribadire le richieste avanzate in questi mesi e di invitare caldamente il ministro a prendere una posizione rispetto al problema del precariato storico degli insegnanti di religione e un impegno formale a non bandire alcuna procedura di assunzione ordinaria prima che si sia trovata una soluzione per i precari in servizio da oltre 36 mesi; sottolineando anche che i rapporti individuali di lavoro a tempo indeterminato o determinato del personale docente non sono oggetto di Intesa.
L’Amministrazione, spiega lo Snadir, ha assicurato che il Ministro Bianchi è sensibile alle storie e alle vite dei docenti precari; pertanto la questione è già sul tavolo del ministro il quale desidera approfondire la problematica. Al termine dell’incontro, si è inoltre discusso del tanto atteso scorrimento della graduatoria del concorso per insegnanti di religione del 2004. L’amministrazione ha informato che già da questo mese è stata inoltrata al Mef la richiesta per l’autorizzazione per lo scorrimento di un altro importante contingente.
A questo punto il sindacato degli insegnanti di religione auspica un tavolo di confronto con il Ministro al fine di predisporre un urgente intervento legislativo che rappresenti una proposta risolutiva.