Lo sfogo social di un’alunna: “Il mio zaino pesa 12 kg, così è impossibile”
Il problema del carico di studio nelle scuole italiane è balzata agli onori della cronaca, soprattutto grazie alle testimonianze di studenti sulla piattaforma TikTok. Un caso emblematico è quello di una studentessa romana che, tramite il sito Webboh, molto seguito dalla Generazione Z, ha evidenziato il peso eccessivo del suo zaino scolastico: ben 12 kg di libri!
La giovane, nella sua missiva, esprime il disagio fisico e psicologico di portare quotidianamente un simile carico, sollevando interrogativi sull’effettiva necessità di tutti i libri trasportati. La discussione si è arricchita di diversi punti di vista, proponendo soluzioni alternative come l’uso del trolley o la condivisione dei libri tra compagni di banco, sottolineando l’importanza di mettere come priorità il benessere mentale e fisico degli studenti.
Una docente di italiano, intervenuta nel dibattito, ha illustrato la sua strategia didattica mirata a ridurre il peso dello zaino degli studenti. La sua metodologia prevede l’uso di un unico libro per le lezioni consecutive della stessa materia, anziché alternare diversi testi. Inoltre, ha suggerito l’adozione di armadietti nelle scuole, sul modello americano, per alleggerire ulteriormente il carico.
Parallelamente, una seconda studentessa ha condiviso il suo vissuto riguardo all’intensità del carico di studio, esprimendo il proprio disagio emotivo attraverso un video su TikTok. La sua testimonianza ha sollevato un’ondata di reazioni miste: mentre alcuni utenti hanno mostrato empatia, altri hanno minimizzato le sue preoccupazioni, etichettandole come eccessive e attribuendole a una presunta fragilità generazionale.
Le testimonianze hanno acceso un dibattito più ampio, che interpella non solo studenti e docenti, ma anche genitori e la società in generale, sulla sostenibilità del carico didattico attuale e sulle strategie per garantire un equilibrio tra istruzione di qualità e benessere degli studenti.