Maturità, trasformare contraddizioni in punti di forza. Lettera (agli studenti)
Inviato da Gianni Mereghetti – Carissime studentesse e studenti che vi trovate ad affrontare un esame di stato in cui vi sono tante contraddizioni e altrettante incertezze, puntate su voi stesse e su voi stessi, avete in voi l’energia e la capacità critica di affrontare questa prova e di non averne paura, ma di viverla come occasione per verificare che ciò che avete imparato in questi anni è diventato conoscenza, è diventato parte di voi.
L’esame che il nuovo ministro ha preparato ha parecchie lacune, ma non importa, non state a vedere ciò che non si capisce come potrà funzionare ma scovate dentro le contraddizioni quello spiraglio che vi permette di lanciarvi nell’orizzonte ampio della conoscenza.
Questo fate nell’esame che vi trovate ad affrontare, andate alla ricerca di tutti gli spazi positivi che sono pur presenti e che valgono di più di tutte le imperfezioni e le incompiutezze con cui dovrete fare i conti nello stesso modo dei vostri insegnanti.
Così prendendo questa direzione vi accorgerete almeno di due aspetti molto importanti e significativi. Il primo è che nella prova scritta di italiano non dovrete fare più il taglia-incolla degli anni passati, ma potrete mettere in evidenza la vostra umanità, verificare il vostro senso critico, paragonarvi con ciò che vi è proposto. Questa è un’apertura molto importante, sembra un ritorno al vecchio tema e in un certo senso lo è, ma soprattutto è la sfida a portare all’esame voi stessi, a scrivere di voi di fronte alla realtà. Sfruttate questa occasione che vi è data, è l’occasione di non tacere più dell’umano che è in voi, ma di dispiegarlo in tutta la sua energia e in tutto il suo fascino.
Il secondo aspetto riguarda il colloquio su cui ci si potrebbe soffermare all’infinito senza trovare il bandolo della matassa. Una cosa però è certa e anch’essa molto importante, che sono bandite le domandine nozionistiche sulle singole discipline, perchè al centro del colloquio ci siete voi a dimostrare che non avete imparato tante cose a se stanti, ma siete diventati capaci di creare dei nessi tra tutto ciò che sapete. Ebbene, fatelo! abbiate fiducia in voi stessi, nella vostra capacità di creare dei ponti tra tutto ciò che avete imparato. Così darete un grande esempio a questa scuola divisa in tanti comportamenti stagni, darete l’esempio di una ragione aperta, capace di trovare il bandolo di tante matasse ingarbugliate.
E’ un esame parecchio strano quello che vi trovate ad affrontare, sappiate che puntiamo su ognuno di voi e siamo certi che saprete con la vostra umanità dare lievito a questo esame, saprete farlo diventare una occasione di esperienza umana e culturale. Ne sono certo!