L’istruzione accantonata per il miraggio di facili successi. A Belluno venti studenti tra i 6 e 16 anni lasciano la scuola per Tik Tok o Instagram

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L’istruzione, pilastro fondamentale per la formazione delle nuove generazioni, sta vivendo un momento di crisi inaspettata nella provincia di Belluno. Circa venti studenti, di età compresa tra i 6 e i 16 anni, hanno deciso di abbandonare il percorso formativo tradizionale, preferendo il rifugio della propria casa e delle attrattive digitali, così come segnala il Corriere delle Alpi.

Questa scelta, per quanto sconcertante possa sembrare, non è sempre in contrapposizione con il desiderio dei genitori. Mentre alcuni si trovano impotenti di fronte alla decisione dei figli, altri la supportano apertamente.

Ma, cosa spinge questi giovani a rinunciare al loro diritto e dovere all’istruzione? Diverse motivazioni emergono, tra cui problemi di salute. Ma, in un numero sempre crescente di casi, la risposta sembra risiedere in una combinazione di apatia e attrazione verso il mondo digitale. L’aspirazione a diventare celebrità istantanee, ispirati da storie di successo su piattaforme come Instagram e TikTok, diventa un miraggio irresistibile. Alcuni di questi studenti trascorrono intere giornate giocando online, con la speranza di raggiungere la fama e la ricchezza, spesso con l’incoraggiamento dei propri genitori.

L’inaspettato aumento dell’elusione dell’obbligo scolastico si sta rivelando una sfida per le istituzioni. Nonostante gli sforzi di scuole e servizi sociali, l’ente locale si ritrova impotente di fronte a tale fenomeno.

Molte scuole hanno segnalato un aumento di studenti che si rifugiano in un mondo virtuale, perdendo il contatto con la realtà. Questa tendenza è stata accentuata durante i mesi di lockdown a causa della pandemia da Covid, con studenti che scomparivano dai collegamenti delle lezioni online per giorni.

La situazione a Belluno suona come un campanello d’allarme per il sistema educativo. L’importanza di affrontare queste problematiche e ristabilire il valore dell’istruzione non può essere sottovalutata. La corsa verso un successo virtuale e effimero non dovrebbe mai sostituire l’educazione fondamentale che ogni giovane merita.

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