L’Intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza di apprendimento degli studenti: scarica un esempio di UdA interattiva e di prodotto realizzato anche con il supporto dell’IA
Nel cuore dell’ITCG “Carlo Alberto dalla Chiesa” di Partinico, guidato dal DS professore Angelo Nasca, un progetto innovativo ha segnato un punto di svolta nel modo in cui gli studenti apprendono e interagiscono con le materie del Diritto e della Economia Politica. Guidati dal docente delle due materie, gli studenti del secondo periodo serale dell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing hanno intrapreso un viaggio educativo e formativo che ha combinato con maestria l’intelligenza artificiale (IA), il cooperative learning e il peer-to-peer, culminando nella produzione di un video illustrativo di quasi dieci minuti.
Il Contesto innovativo
Il progetto è stato concepito come un’Unità di Apprendimento (UdA) focalizzata sul sistema d’impresa e la sua organizzazione. Attraverso questo tema, gli studenti hanno avuto l’opportunità di interpretare i sistemi aziendali, riconoscere i diversi modelli organizzativi e documentare procedure aziendali, arricchendo così le loro competenze attraverso un approccio pratico e coinvolgente.
Strategie didattiche e ruolo dell’IA
Il cuore del progetto – ideato dal professore Antonio Fundarò, docente delle materie in collaborazione partecipata con gli alunni, ha visto l’utilizzo di strategie didattiche all’avanguardia, come il cooperative learning, esercitazioni per la produzione di materiali multimediali, lavori di gruppo e discussioni guidate, tutte arricchite dall’impiego etico dell’intelligenza artificiale. Quest’ultima ha giocato un ruolo fondamentale, agendo come catalizzatore per l’innovazione e la creatività degli studenti, consentendo loro di esplorare nuovi orizzonti nell’apprendimento e nella presentazione dei contenuti.
Il successo attraverso la condivisione e la collaborazione
Il progetto ha brillantemente dimostrato l’importanza della condivisione totale del percorso educativo, dalla definizione delle competenze e del prodotto finale, alla condivisione dei criteri di valutazione. Questo approccio ha permesso agli studenti di essere pienamente coinvolti in ogni fase del progetto, garantendo un’appropriazione profonda degli obiettivi di apprendimento e un impegno attivo nella realizzazione del video che trovate in calce all’articolo.
Feedback e valutazione
L’adozione di criteri di valutazione chiari e condivisi ha reso possibile una valutazione oggettiva dei prodotti realizzati e delle competenze acquisite dagli studenti. La produzione del video, in particolare, ha offerto una finestra sulle capacità degli studenti di applicare in modo cooperativo e creativo le loro conoscenze, utilizzando l’IA per amplificare il loro messaggio.
Esemplare di come l’integrazione dell’IA, del cooperative learning e del peer-to-peer possa arricchire l’esperienza educativa
Il progetto condotto all’ITCG “Carlo Alberto dalla Chiesa” rappresenta un esemplare di come l’integrazione dell’IA, del cooperative learning e del peer-to-peer possa arricchire l’esperienza educativa, promuovendo non solo l’acquisizione di conoscenze, ma anche lo sviluppo di competenze chiave come il lavoro di squadra, la creatività e il pensiero critico. La leadership visionaria del prof. Fundarò e l’entusiasmo degli studenti hanno dimostrato che è possibile costruire una “scuola nuova” che abbracci il cambiamento e prepari gli studenti alle sfide del futuro.
Le potenzialità dell’apprendimento cooperativo e dell’uso etico dell’IA
Questo progetto non solo ha evidenziato le potenzialità dell’apprendimento cooperativo e dell’uso etico dell’IA in ambito educativo, ma ha anche fornito un modello replicabile che altri istituti possono adottare per innovare i propri approcci didattici, mostrando il cammino verso un’educazione che tenga conto delle esigenze e delle potenzialità del XXI secolo. Gli studenti coinvolti, vere eccellenze della scuola italiana, sono la prova vivente che, quando si abbracciano metodi didattici innovativi e si mettono al centro gli studenti, i risultati possono essere sorprendentemente positivi e trasformativi.
Il ruolo degli alunni nell’Unità di Apprendimento presso l’ITCG “Carlo Alberto dalla Chiesa” di Partinico
Il ruolo degli alunni nell’Unità di Apprendimento presso l’ITCG “Carlo Alberto dalla Chiesa” di Partinico è stato centrale per il successo dell’iniziativa, con ogni studente che ha apportato un contributo unico basato sulle proprie competenze, personalità e punti di forza. Di seguito, un elenco sintetico del ruolo di ciascuno:
- Samuele Basile: Si è distinto per la sua pragmaticità e capacità di adattarsi rapidamente, contribuendo alla fase di problem-solving con serietà iniziale e apertura a soluzioni alternative.
- Francesco Buetta: La sua riservatezza e timidezza non hanno impedito di fornire contributi preziosi quando necessario, mostrando come la riflessione possa portare a interventi di valore.
- Giovanni Di Paola: Ha portato nel gruppo la sua genuinità e generosità, dimostrando come l’arte oratoria e la spontaneità possano essere efficacemente utilizzate per esprimere idee complesse.
- Marta Emma: Ha contribuito con il suo spirito solare e un grande senso dell’umorismo, facilitando la comunicazione all’interno del gruppo e contribuendo a creare un ambiente di lavoro positivo.
- Antonella Lo Iacono: La sua personalità solare e il senso dell’umorismo hanno alleggerito i momenti di tensione, promuovendo un dialogo aperto e rispettoso tra i compagni.
- Ludovico Lombardo: Ha portato idee innovative e una forte capacità logica al progetto, dimostrando che dietro un approccio leggero si possono nascondere riflessioni profonde.
- Elena Palma: Anche lei simile a Marco, ha contribuito con compostezza e ponderazione, portando serenità durante le fasi critiche del progetto.
- Marco Sciara: Ha mostrato maturità e una notevole apertura al dialogo, svolgendo un ruolo chiave nella fase di esposizione al professore, con un forte senso dell’ironia
- Francesca Cusumano: Ha arricchito il progetto con la sua maturità e capacità di dialogo, bilanciando serietà e ironia nelle presentazioni. La sua apertura al dialogo e senso dell’umorismo hanno facilitato una comunicazione efficace e coinvolgente, contribuendo significativamente al successo del progetto..
Ciascuno studente, con il proprio insieme unico di abilità e caratteristiche personali, ha contribuito a rendere questo progetto un esempio lampante di come la diversità all’interno di un team possa essere una forza, promuovendo l’apprendimento cooperativo e l’innovazione.
IA offre una vasta gamma di possibilità e applicazioni nel campo dell’istruzione e della didattica
L’intelligenza artificiale (IA) offre una vasta gamma di possibilità e applicazioni nel campo dell’istruzione e della didattica. A seguire alcuni modi nei quali viene utilizzata l’IA e alcune modalità nella quale è applicata alla didattica:
- Personalizzazione dell’apprendimento: L’IA può essere utilizzata per adattare l’insegnamento e il contenuto del corso alle esigenze individuali degli studenti. Attraverso l’analisi dei dati generati dall’apprendimento degli studenti, l’IA può identificare i punti di forza e di debolezza degli studenti e offrire materiali didattici e attività personalizzate per migliorare il loro apprendimento.
- Tutori virtuali e assistenti intelligenti: Gli assistenti virtuali basati sull’IA possono fornire supporto e risorse agli studenti, rispondendo alle loro domande, offrendo suggerimenti e spiegazioni aggiuntive, e guidandoli nel processo di apprendimento. Questi tutor virtuali possono essere integrati nelle piattaforme di apprendimento online o nei sistemi di gestione dell’apprendimento (LMS).
- Valutazione automatizzata: L’IA può automatizzare il processo di valutazione degli studenti, analizzando le loro risposte a compiti e test e fornendo feedback immediato. Questo non solo risparmia tempo agli insegnanti, ma offre anche una valutazione più rapida e accurata dell’apprendimento degli studenti.
- Analisi predittiva: L’IA può essere utilizzata per analizzare i dati storici sull’apprendimento degli studenti e predire il loro successo futuro. Questo può aiutare gli insegnanti a identificare gli studenti a rischio di insuccesso e ad intervenire precocemente per migliorare i loro risultati accademici.
- Sistemi di raccomandazione: Basandosi sui dati dell’apprendimento degli studenti e sulle loro preferenze, l’IA può suggerire materiali didattici, risorse e attività complementari che possono aiutare gli studenti a consolidare e approfondire le loro conoscenze e competenze.
- Apprendimento automatico e analisi dei big data: L’apprendimento automatico e l’analisi dei big data possono essere utilizzati per estrarre informazioni significative dai grandi volumi di dati generati nell’ambito dell’apprendimento degli studenti, consentendo agli insegnanti di prendere decisioni più informate sulla progettazione dei corsi e sull’efficacia delle strategie didattiche.
Gli esempi di IA applicata alla didattica all’ITCG “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Partinico
Per approfondire e offrire un quadro dettagliato del progetto innovativo svolto all’ITCG “Carlo Alberto dalla Chiesa” di Partinico, possiamo strutturare l’intervento in sezioni che esplorino specificamente l’Unità di Apprendimento (UdA) che si allega, la metodologia adottata, l’importanza dell’integrazione dell’IA, e infine il feedback e le considerazioni finali.
L’Unità di Apprendimento (UdA): obiettivi e competenze
L’UdA mirava a fornire agli studenti una comprensione profonda del sistema d’impresa e della sua organizzazione. Gli obiettivi includevano l’interpretazione dei sistemi aziendali, la comprensione dei modelli organizzativi e il riconoscimento delle dinamiche tra l’impresa e l’ambiente esterno.
Contenuti e abilità sviluppate
Si è puntato a sviluppare conoscenze specifiche sugli elementi costitutivi dell’impresa, le classificazioni delle imprese, e le funzioni dei diversi soggetti operanti all’interno di queste. Le abilità pratiche includevano l’individuazione delle funzioni aziendali e l’applicazione di concetti come la globalizzazione e le strategie aziendali.
Metodologie Innovative: Cooperative Learning e IA
- Strategie Didattiche: Il progetto ha fatto leva sul cooperative learning, che ha incoraggiato la collaborazione tra studenti per raggiungere obiettivi comuni, e sull’utilizzo etico dell’intelligenza artificiale, che ha ampliato le possibilità di ricerca, analisi e presentazione dei contenuti.
- Ruolo dell’Intelligenza Artificiale: L’IA ha svolto un ruolo cruciale nel facilitare la ricerca, l’analisi dei dati e la produzione di materiali didattici, permettendo agli studenti di esplorare nuove modalità di apprendimento e di presentazione.
- Il Peer-to-Peer come Strumento di Valutazione: Questa sezione descrive l’importanza del peer-to-peer nell’ambito del progetto, evidenziando come gli studenti abbiano presentato i propri lavori non solo al docente ma anche ai compagni, favorendo un processo di valutazione condiviso e di apprendimento reciproco.
Produzione del Video: il culmine del progetto
Processo Creativo e Collaborativo
Dettagli sulla creazione del video, che ha rappresentato il prodotto finale dell’UdA, sottolineando l’approccio collaborativo, la divisione dei compiti e l’integrazione delle conoscenze e delle tecnologie apprese. Il video è accessibile al seguente link:
Impatto e feedback
Riflessioni sull’impatto del video sia come strumento di valutazione delle competenze acquisite sia come esempio di come l’innovazione didattica possa essere effettivamente implementata nelle aule scolastiche.
Riflessioni sull’esperienza
Conclusioni sul valore aggiunto dal progetto nell’ambito educativo, sottolineando l’efficacia del mix di metodologie adottate e del lavoro di squadra.
Riproducibilità del progetto
Consigli e suggerimenti per i docenti che desiderano replicare un’esperienza simile nelle loro classi, enfatizzando l’importanza di adattare l’approccio alle specifiche esigenze e al contesto di apprendimento. Questa struttura articola in modo chiaro e dettagliato il progetto svolto, fornendo ai docenti una guida comprensiva su come l’integrazione dell’IA, il cooperative learning e il peer-to-peer possano essere utilizzati per arricchire l’esperienza educativa degli studenti.
La valutazione degli alunni ai processi, alla metodologia, alle performance, al docente, ai risultati, ai prodotti
Emma: Il vero valore del cooperative learning, un’esperienza che mi ha arricchito sia a livello personale sia professionale
Marta Emma ha commentato che “Nel corso di questo progetto, ho avuto l’opportunità di scoprire il vero valore del cooperative learning, un’esperienza che mi ha arricchito sia a livello personale sia professionale. Essere parte di questo team mi ha permesso di contribuire in modo significativo, trovando un equilibrio tra ascolto e partecipazione attiva. Ho imparato l’importanza di valutare con attenzione ogni opinione, nel rispetto di tutti. Credo che il mio coinvolgimento positivo e il senso dell’umorismo abbiano contribuito a mantenere un clima sereno e motivante, facilitando la collaborazione e lo scambio di idee. Riflettendo sul mio ruolo, ritengo che uno dei maggiori vantaggi del cooperative learning sia stato la capacità di unire persone diverse verso un obiettivo comune, consentendoci di imparare gli uni dagli altri in un contesto di sostegno reciproco. Questa esperienza mi ha insegnato l’importanza dell’ascolto attivo e della comunicazione empatica, competenze fondamentali sia nella vita personale sia professionale. La collaborazione intensa e la condivisione di esperienze emotive all’interno del gruppo hanno rafforzato il mio senso di appartenenza e migliorato le mie capacità interpersonali, lasciandomi con preziose lezioni che porterò con me nel futuro”.
Palma: Partecipare a questo progetto è stata per me un’esperienza illuminante
Elena Palma ha sottolineato che “Partecipare a questo progetto è stata per me un’esperienza illuminante, che mi ha permesso di mettere in luce il mio forte senso di unione collettiva e il rispetto per gli altri. Nonostante possa sembrare all’apparenza di prendere le cose con leggerezza, ho sempre cercato di dare il massimo, impegnandomi a fondo nel lavoro di gruppo e rispettando ogni membro del team. La mia partecipazione, seppur differente, è stata guidata da un chiaro desiderio di esprimere le mie opinioni con obiettività e di contribuire al nostro obiettivo comune. Ho sempre creduto nell’importanza di esprimere ciò che penso in modo diretto, ma ho anche imparato quanto sia fondamentale farlo con rispetto e considerazione per le prospettive altrui. Questo progetto mi ha insegnato il valore della diversità di opinioni e come queste possano arricchire il nostro lavoro congiunto. Il mio approccio, incentrato sull’espressione franca delle mie idee, mirava a promuovere una discussione costruttiva che potesse guidarci verso risultati migliori, dimostrando come il confronto aperto e onesto sia essenziale per il successo di qualsiasi progetto collaborativo. Guardando indietro, sono grata per le lezioni apprese attraverso questo percorso condiviso. Mi ha permesso di apprezzare ancor più il valore del contributo individuale all’interno di un obiettivo collettivo, rafforzando la mia convinzione che lavorare insieme, con rispetto e obiettività, sia la chiave per raggiungere qualsiasi traguardo”.
Lo Iacono: Ho sempre cercato di portare una luce positiva nelle discussioni di gruppo, utilizzando l’umorismo per superare gli ostacoli e facilitare un dialogo aperto
Antonella Lo Iacono ha, invece, fatto presente che “Il mio coinvolgimento in questo progetto mi ha offerto l’opportunità di brillare in modi che riflettono la mia natura solare e il mio senso dell’umorismo. Ho sempre cercato di portare una luce positiva nelle discussioni di gruppo, utilizzando l’umorismo per superare gli ostacoli e facilitare un dialogo aperto tra noi. La mia determinazione, sebbene a volte possa sembrare testardaggine, è stata guidata da un profondo senso del dovere e dalla volontà di portare a termine con successo ciò che abbiamo iniziato. Sono consapevole che la mia apertura al dialogo e la capacità di connettermi con tutti siano state fondamentali per il nostro lavoro di squadra. Credo fermamente che ascoltare e comprendere le diverse prospettive sia essenziale per costruire qualcosa di significativo insieme. La mia furbizia, intesa come capacità di navigare complesse dinamiche di gruppo e di trovare soluzioni creative ai problemi, ha contribuito a mantenere il nostro progetto in corso verso la direzione giusta. Guardando indietro a questo percorso, mi rendo conto di quanto sia stata preziosa ogni sfida affrontata. Mi ha insegnato il valore della resilienza, dell’adattabilità e dell’impegno nei confronti di un obiettivo comune. Attraverso questo progetto, ho non solo rafforzato le mie abilità di leadership e collaborazione ma ho anche approfondito la mia comprensione dell’importanza di bilanciare determinazione e flessibilità per il successo collettivo”.
Lombardo: Ho sempre creduto che un approccio allegro e positivo potesse andare di pari passo con un serio impegno intellettuale, e questo progetto ha confermato la mia convinzione
Ludovico Lombardo ha premesso che “Partecipare a questo progetto mi ha permesso di mettere in mostra non solo la mia natura estroversa e solare ma anche di condividere il mio pensiero profondo e le mie capacità logiche, che spesso rimangono celate dietro un’apparenza leggera. Ho sempre creduto che un approccio allegro e positivo potesse andare di pari passo con un serio impegno intellettuale, e questo progetto ha confermato la mia convinzione”. Continuando, ha sottolineato Ludovico che “La mia tendenza a sorridere e a mantenere un clima di euforia nel gruppo, credo, ha aiutato a creare un ambiente di lavoro stimolante e accogliente, dove le idee possono fiorire liberamente. Nonostante la mia natura apparentemente spensierata, ho portato al tavolo delle discussioni numerose idee innovative e soluzioni logiche ai problemi che abbiamo incontrato, dimostrando che dietro ogni sorriso può nascondersi una mente acuta e riflessiva. Le mie proposte, spesso frutto di una profonda riflessione e di un’analisi logica, hanno mirato a ottimizzare il nostro lavoro e a massimizzare l’efficacia delle nostre strategie. Ho apprezzato ogni opportunità di condividere queste idee con il team, cercando di dimostrare come l’ottimismo e l’intelletto possano combinarsi per superare qualsiasi sfida. Guardando indietro a questa esperienza, mi rendo conto di quanto sia stato importante per me esprimere pienamente tutte le sfaccettature del mio carattere. Questo progetto ha rafforzato la mia fiducia nel potere delle buone idee e nella capacità di un approccio positivo di trasformare positivamente il lavoro di squadra”.
Di Paola: Questo approccio ha favorito un ambiente di lavoro dinamico e flessibile, in cui ogni membro del gruppo si sentiva libero di esprimere il proprio punto di vista
Giovanni Di Paola, invece, nel sottolineare il ruolo strategico degli alunni in questa attività, ha affermato che “Partecipando a questo progetto, ho avuto l’opportunità di mettere in pratica i miei valori di genuinità e generosità, impegnandomi a contribuire in modo significativo al nostro obiettivo comune. Credendo fortemente nel potere dell’arte oratoria, ho cercato di utilizzare questa mia passione per arricchire le nostre presentazioni e discussioni, con l’intento di rendere il messaggio del nostro progetto il più chiaro e coinvolgente possibile per il pubblico. La mia spontaneità mi ha aiutato ad adattarmi rapidamente alle situazioni impreviste, proponendo soluzioni immediate che hanno spesso stimolato ulteriori idee creative nel team. Questo approccio ha favorito un ambiente di lavoro dinamico e flessibile, in cui ogni membro del gruppo si sentiva libero di esprimere il proprio punto di vista. La collaborazione all’interno del progetto è stata un’esperienza ricca di apprendimenti, che mi ha permesso di apprezzare ancora di più il valore dell’ascolto e della condivisione delle conoscenze. Il mio impegno è stato sempre volto a sostenere il team, cercando di offrire il mio supporto ovunque fosse necessario e di contribuire al meglio delle mie capacità per il successo del nostro progetto”.
Buetta: Questo approccio ha rafforzato la mia convinzione che ogni membro di un team, indipendentemente dal suo carattere o dalla sua inclinazione alla partecipazione, possa offrire contributi unici e preziosi
Francesco Buetta, ha ribadito che “Nel mio viaggio attraverso questo progetto, ho trovato forza nella mia riservatezza e nella mia natura selettiva, tratti che mi hanno spesso portato a riflettere profondamente prima di parlare. Sebbene la mia timidezza e introversione potessero inizialmente sembrare barriere alla partecipazione attiva, ho scelto di vederle come punti di forza che mi hanno permesso di ascoltare attentamente e valutare le idee altrui con grande cura. Quando ho percepito l’opportunità di contribuire con un’idea o un’osservazione che potesse realmente apportare valore al nostro progetto, ho superato la mia naturale riservatezza per condividere il mio pensiero con il gruppo. Questi momenti sono stati per me dei punti di svolta, in cui ho potuto mostrare il mio impegno verso il lavoro di squadra e il successo del nostro obiettivo comune. La mia partecipazione, sebbene misurata, è stata sempre mirata a migliorare la qualità del nostro progetto, fornendo insight e proposte quando ritenevo potessero fare la differenza. Questo approccio ha rafforzato la mia convinzione che ogni membro di un team, indipendentemente dal suo carattere o dalla sua inclinazione alla partecipazione, possa offrire contributi unici e preziosi”.
Sciara: Il confronto diretto con il docente tutor prof. Giamporcaro è stata un’opportunità preziosa per dimostrare non solo le nostre competenze acquisite ma anche la nostra capacità di comunicare efficacemente le nostre idee
Marco Sciara, tra gli ultimi iscritti nella classe, ha sottolineato che “ Attraverso il mio impegno in questo progetto, ho cercato di portare la mia maturità e apertura al dialogo in ogni interazione, bilanciando il lavoro serio con un tocco di ironia per alleggerire l’atmosfera e incoraggiare una collaborazione più rilassata e produttiva. Questo equilibrio mi ha permesso di stabilire connessioni significative con i miei compagni di squadra, promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo e stimolante. La mia particolare responsabilità nella fase peer-to-peer di esporre i nostri concetti al docente Giamporcaro è stata un’esperienza che ho affrontato con entusiasmo e serietà. Ho creduto fermamente nell’importanza di presentare il nostro lavoro in modo chiaro, convincente e con una nota di leggerezza, per riflettere l’essenza del nostro team e del progetto stesso. Il confronto diretto con il docente tutor prof. Giamporcaro è stata un’opportunità preziosa per dimostrare non solo le nostre competenze acquisite ma anche la nostra capacità di comunicare efficacemente le nostre idee. Mi sono impegnato a rappresentare al meglio il nostro gruppo, facendo leva sul mio senso dell’ironia per rendere la presentazione memorabile e coinvolgente, pur mantenendo l’attenzione focalizzata sui concetti chiave che avevamo sviluppato. Questo ruolo mi ha insegnato l’importanza della comunicazione nella leadership e mi ha permesso di approfondire la mia comprensione del valore dell’empatia e dell’ascolto attivo. Guardando indietro, sono orgoglioso di come abbiamo collaborato come team e di come sono stato in grado di contribuire a questo successo”.
Cusumano: La mia intenzione era di dimostrare che dietro ogni progetto ci sono persone reali, con passioni e dedizione, pronte a imparare e a crescere attraverso ogni esperienza
Francesca Cusumano ha sottolineato come “Durante il nostro progetto, ho avuto l’occasione di sfruttare la mia naturale inclinazione alla compostezza e alla riflessione, qualità che mi hanno guidato in ogni fase del lavoro. In particolare, nel momento cruciale dell’esposizione dei nostri risultati al professore Giamporcaro, ho cercato di incarnare questi principi, con l’obiettivo di trasmettere non solo l’accuratezza dei nostri contenuti ma anche la serenità che credo sia fondamentale in un efficace processo comunicativo. Il mio approccio posato e ponderato ha mirato a creare un’atmosfera di lietezza, elemento che considero essenziale per facilitare un dialogo costruttivo e aperto. Credo fermamente che mantenere una certa leggerezza, anche quando si discutono argomenti complessi o si affrontano sfide, possa aiutare a ridurre le tensioni e a promuovere una migliore comprensione reciproca. Nell’interagire con il professore Giamporcaro, ho prestato particolare attenzione a bilanciare la serietà del nostro impegno accademico con un approccio umano e accessibile, che speravo potesse rendere il nostro lavoro ancora più apprezzabile. La mia intenzione era di dimostrare che dietro ogni progetto ci sono persone reali, con passioni e dedizione, pronte a imparare e a crescere attraverso ogni esperienza. Riflettendo su questa esperienza voluta dal prof. Fundarò, ritengo che la mia capacità di portare tranquillità e ponderazione abbia contribuito non solo al successo della nostra presentazione ma anche al rafforzamento del senso di squadra e alla crescita personale. Sono grata per questa opportunità di aver potuto esprimere me stessa e di aver contribuito a creare un momento di condivisione significativo e produttivo”.
Basile: questa esperienza non solo ha facilitato il raggiungimento dei nostri obiettivi ma ha anche promosso una cultura di resilienza e proattività all’interno del team
Samuele Basile ha sottolineato, infine, “Nel mio ruolo all’interno del progetto, ho adottato un approccio pragmatico e flessibile, mirando sempre a mantenere la giusta serietà di fronte ai vari compiti e sfide che ci siamo trovati ad affrontare. La mia naturale inclinazione a cercare soluzioni concrete e applicabili mi ha permesso di guidare il team attraverso momenti complessi, utilizzando un pensiero proattivo per anticipare e superare gli ostacoli. La resilienza è stata una mia caratteristica chiave in questo percorso, permettendomi di restare focalizzato sugli obiettivi anche di fronte a imprevisti o difficoltà. Una volta identificate le soluzioni iniziali, mi sono sempre aperto a esplorare alternative e possibilità diverse, credendo fermamente nella ricchezza che la diversità di approcci può apportare al nostro lavoro. Questa apertura mentale e questa capacità di adattamento mi hanno permesso di contribuire in modo significativo alla dinamica di gruppo, promuovendo un ambiente in cui ogni membro si sentiva valorizzato e stimolato a proporre idee. Il mio impegno a mantenere una prospettiva pratica, unito al desiderio di esplorare nuove strade, ha contribuito a creare soluzioni innovative che hanno arricchito il nostro progetto. Riflettendo su questa esperienza, voluta fortemente dal mio docente di diritto e di economia politica prof. Antonio Fundarò, apprezzo profondamente come la combinazione di serietà iniziale e apertura successiva alle alternative abbia non solo facilitato il raggiungimento dei nostri obiettivi ma abbia anche promosso una cultura di resilienza e proattività all’interno del team”. Questa valutazione cerca di catturare l’essenza del contributo di Samuele al progetto, mettendo in luce la sua capacità di bilanciare un approccio serio con l’apertura a nuove idee e soluzioni.