L’intelligenza artificiale a servizio delle piccole scuole, Mangione (Indire): “Così garantiamo la continuità didattica” [VIDEO INTERVISTA]
L’intelligenza artificiale al servizio delle piccole scuole: è questo il tema affrontato da Indire a Didacta Puglia 2024. L’istituto, da anni impegnato nello studio dei contesti scolastici non standard, ha avviato una riflessione sulle possibili applicazioni dell’IA in questi territori, in linea con il nuovo piano digitale della comunità europea.
“Considerata la crescente importanza dell’IA in ambito educativo”, spiega Giuseppina Rita Josè Mangione, ricercatrice Indire, “ci siamo interrogati su come queste tecnologie possano rispondere ai bisogni specifici delle piccole scuole, in particolare nelle aree interne, montane e insulari”. L’Indire ha analizzato gli usi dell’IA a livello internazionale, validandoli con esperti di diversi paesi.
Dall’analisi sono emersi quattro temi principali: la rivitalizzazione dei processi di insegnamento-apprendimento, lo sviluppo professionale dei docenti, la creazione di modelli previsionali per contrastare la povertà educativa e il supporto alle situazioni a rischio ambientale. “L’IA può contribuire a garantire la continuità didattica e a promuovere la differenziazione pedagogica nelle classi eterogenee”, prosegue Mangione. “Inoltre, può aiutare a prevedere e intervenire precocemente sulle situazioni di abbandono scolastico e a migliorare la gestione dei servizi in contesti a rischio ambientale”.
A Didacta Puglia, Indire ha presentato una metodologia innovativa di design di futuro, sviluppata in collaborazione con il CNR e l’ITD. Attraverso workshop basati sul design thinking, i docenti sono stati guidati nell’individuazione dei problemi e nella progettazione di soluzioni tecnologiche basate sull’IA. “Questa metodologia ci permetterà di orientare i nostri futuri sviluppi verso soluzioni che rispondano efficacemente alle esigenze di questi territori”, conclude Mangione.
