L’insegnante di sostegno risorsa enorme per la classe. Lettera

inviata da Mariangela Pancari – Sono da sette anni un’insegnante precaria di un istituto professionale. Ho cominciato insegnando diritto e poi, negli ultimi 3 anni sono stata destinata dal mitico algoritmo al sostegno da graduatorie incrociate.
Quella che all’inizio mi era sembrata una penalizzazione, perchè l’insegnamento della materia mi sembrava più confacente alla mia persona, si è poi rivelata essere una delle esperienze più belle, emozionanti , arricchenti della mia vita.
Ho avuto la fortuna di avere affidati ragazzi meravigliosi che ho potuto seguire con continuità e con un lavoro ed impegno paziente e costante da parte di entrambi, nel corso di questi anni,li ho visti fiorire, con grande sollievo anche per le famiglie.
La cosa ancora più bella è stata quella che nella posizione di insegnante di sostegno ho potuto vedere la classe da un’angolazione diversa e privilegiata, riuscendo a conoscere dall’interno e da più vicino le dinamiche del gruppo dei pari, e così operare con esso in modo più diretto e personalizzato.
Da questa angolazione, stando seduta tra i banchi, ho anche capito quanti errori ho fatto , quante cose non ho visto, quante non ne ho considerate quando ho insegnato la materia.
Non so cosa mi riserverà il nuovo anno scolastico, ma vorrei trasmettere a tutti la consapevolezza che l’insegnante di sostegno è una risorsa enorme non solo per i ragazzi con bisogni speciali, ma tutta la classe, insegnanti di disciplina compresi.
E penso che non ci sia modo migliore per farlo che trasmettendovi non le mie parole, ma quelle che i miei “terribili” ragazzi di una classe quinta di un istituto professionale hanno voluto affidarmi in un biglietto consegnatomi l’ultimo giorno di scuola
“Carissima Prof., volevamo ringraziarla per averci accompagnato nel nostro percorso formativo ed esistenziale.
Lei rappresenta una risorsa imprescindibile per l’intera classe e per tutta la succursale.
E’ stata fondamentale nel percorso di tutti noi, perchè anche se ci rimprovera costantemente, c’è sempre ad ogni evenienza.
Lei ha un gran cuore nonostante l’abbiamo fatta sempre dannare e ad ogni scemenza commessa, ci ha sempre supportati e fatto riconoscere l’errore.
E’ stata una professoressa insostituibile e immaginare che siamo giunti quasi alla fine ci rammarica il cuore.
Le vogliamo tanto bene e senza di lei non saremmo arrivati fino a qua.
Ci mancheranno i suoi consigli, la sua professionalità, e il suo credere in noi.
Ci dispiace molto non poterla più fare arrabbiare e speriamo che possa sempre restare presente nelle nostre vite”.