Link Coordinamento Universitario: 386 docenti accademie assunti, ancora troppo poco

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Link-Coordinamento Universitario – Il MIUR negli ultimi giorni ha avviato la procedura di assunzione di 386 unità del personale docente precario delle accademie e degli istituti AFAM già inserito nelle Graduatorie Nazionali, in seguito alle mobilitazioni del settore che vi sono state in questo autunno seguite al blocco dei contratti Co.Co.Co, poi abrogato.

“Il provvedimento del MIUR è una notizia positiva, ma rappresenta una goccia nell’oceano nella situazione drammatica in cui versa il settore. – dichiara Camilla Guarino, coordinatrice di Link Coordinamento Universitario – Siamo di fronte a un’emergenza non più rimandabile: già da tempo abbiamo denunciato, al fianco delle studentesse e degli studenti delle Accademie, la disastrosa situazione in cui versano gli istituti AFAM, e pochi giorni fa ci siamo mobilitati per chiedere almeno 1 miliardo di euro per rimettere in sesto l’università, la ricerca e il diritto allo studio.”

“Le Accademie e i Conservatori continuano a crescere, nel numero di iscritti e nel numero di corsi, ma questa crescita è basata su precariato strutturale. – spiega Daniela Pietrangelo di Mi Riconosci? Sono un professionista dei Beni Culturali – Autorizzare una più ampia offerta formativa finanziata totalmente dalla contribuzione studentesca, senza garantire i diritti basilari del personale impiegato, è inaccettabile all’interno di istituzioni pubbliche, ancor più nella formazione e nella cultura. La riapertura ai contratti Co.Co.Co., deliberata dal Governo, non è una soluzione ma solo un procrastinarsi di un’emergenza.”

“Le assunzioni di 386 docenti precari che si sommano ai 191 del personale tecnico amministrativo (in due anni sono oltre 1200 i lavoratori stabilizzati), rappresentano un primo successo delle mobilitazioni di studenti e lavoratori – dichiara Gigi Caramia, dell’FLC-CGIL – Tuttavia questi numeri sono largamente insufficienti rispetto ai posti liberi determinati dai pensionamenti e da anni di mancata programmazione del reclutamento. La soluzione tampone presente nella legge bilancio, frutto dell’attività di mobilitazione e di proposta di lavoratori e studenti, non deve farci arretrare rispetto agli obiettivi strategici da raggiungere: forti investimenti nel settore, aumento degli organici in coerenza con l’ampliamento dell’offerta formativa e l’incremento delle iscrizioni, stabilizzazione di tutto il personale precario, gratuità dei percorsi per gli studenti.”

“È necessario invertire la tendenza e ridare valore e dignità al settore degli AFAM e all’Istruzione e la Cultura tutta – concludono studenti e lavoratori – Il governo stanzi subito almeno 1 miliardo sull’Università e gli istituti AFAM, per la stabilizzazione di tutti i precari e la garanzia del diritto allo studio!”

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