Linee guida Educazione Civica, il CSPI non approva la revisione del Ministero: numerose osservazioni e richieste di modifica

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Nell’adunanza plenaria svoltasi il 28 agosto 2024, in modalità mista (sia in presenza sia in remoto), il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha discusso lo schema di decreto per l’adozione delle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, in attuazione dell’art. 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92. 

Il CSPI ha esaminato il parere riguardante l’adozione delle Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica. Durante la discussione, sono stati ricordati i vari passaggi normativi che hanno portato all’istituzione dell’insegnamento trasversale dell’Educazione civica, a partire dall’anno scolastico 2020/21, con particolare riferimento al DM 35/2020. Sono stati evidenziati anche i momenti successivi di accompagnamento, formazione dei docenti e monitoraggio.

In particolare, il CSPI ha sottolineato i tre nuclei concettuali fondamentali per l’insegnamento dell’Educazione civica, definiti i pilastri della legge 92/2019:

  1. Costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà.
  2. Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio.
  3. Cittadinanza digitale.

Tuttavia, il CSPI ha espresso preoccupazione per la mancanza di informazioni sugli esiti delle rilevazioni effettuate e sui documenti conclusivi dell’attività svolta dal Gruppo di esperti e dal Comitato tecnico-scientifico previsti dalla norma. Nonostante ciò, le istituzioni scolastiche hanno continuato a realizzare attività connesse all’introduzione dell’insegnamento di Educazione civica secondo modalità consolidate.

Criticità e raccomandazioni

Il CSPI ha evidenziato il grande lavoro pedagogico e culturale svolto dalle scuole nel quadriennio 2020-2024 per strutturare percorsi curricolari coerenti con i tre nuclei concettuali. Tuttavia, ha anche effettuato una disamina delle criticità riscontrate nel testo del provvedimento, focalizzandosi su mancanze, appesantimenti e riferimenti problematici.

In particolare, il CSPI ha auspicato una riformulazione di traguardi e obiettivi più funzionali alla progettazione curricolare delle scuole, evitando sovrapposizioni tra la valutazione della disciplina di Educazione civica e quella del comportamento. Questo approccio dovrebbe essere applicato per il primo e il secondo ciclo.

Pertanto, il CSPI ha ribadito che l’Educazione civica non può essere considerata solo come una disciplina, ma deve essere vista come un insieme di apprendimenti formali, non formali e informali che promuovono lo sviluppo della cittadinanza, della responsabilità e dell’etica pubblica, basati sui valori condivisi della Costituzione.

La posizione finale del CSPI

Alla luce delle numerose criticità evidenziate e delle osservazioni formulate, il CSPI ha dichiarato di non poter esprimere un parere favorevole sullo schema di decreto in oggetto, invitando l’Amministrazione a rivederlo in base alle argomentazioni presentate.

PARERE

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