L’importanza della valutazione a scuola, Viganò (CdA Invalsi): la strada è lunga, la formazione dei docenti alla docimologia è recente

“Il tema della valutazione scolastica è uno di quelli su cui ci sono tante sensibilità e pre-rappresentazioni, tanti approcci culturali diversi che non rendono semplice trovare un punto d’accordo. Per arrivarci il cammino è lungo e richiede un lavoro costante”: così Renata Maria Viganò, Professore Ordinario di Pedagogia Sperimentale all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Vice Presidente del CdA di Invalsi, in un’intervista pubblicata da Invalsi.
“Sicuramente la lingua italiana – aggiunge – non aiuta in questo senso, perché mentre in Inglese la differenza tra assessment e evaluation è chiara, nella nostra lingua si impiega un unico termine per entrambi i concetti e questo può essere disorientante quando si parla a soggetti diversi“.
“Non esiste la possibilità di cambiare e migliorarsi in maniera intelligente – sottolinea la professoressa – se non ci si misura quello che si fa, se non ci si autovaluta attraverso strumenti e metodi di valutazione partecipata. Solo così la Scuola può rispondere meglio alle esigenze della società e del Paese“.
Quanto agli strumenti per aumentare la consapevolezza sull’importanza della valutazione oggi, la professoressa evidenzia:
“È prioritario aumentare lo scambio e il dialogo tra le diverse posizioni coinvolte, istituzionali, scientifiche, produttive, culturali e sociali. La strada da fare è ancora lunga, basti pensare che una formazione degli insegnanti alla docimologia ha avuto un ingresso tutto sommato recente nel nostro Paese ed è lontana dal raggiungerli tutti in maniera sistematica. Sicuramente ci sono tanti fronti su cui lavorare, non solo attraverso i canali di formazione tradizionali ma anche con il confronto, con la ricerca partecipata e con modalità formative attive e situate nei contesti professionali“.