L’implosione dell’autonomia scolastica. Lettera

Inviata da Carlo Salvitti – L’autonomia scolastica è saltata, il potere politico che aveva tolto alla scuola italiana la sua identità è ora costretto a fare marcia in dietro.
L’aspetto centrale dell’autonomia, ovvero la concorrenza tra le scuole, è
sprofondato in un abisso senza fondo. Attualmente le scuole migliori non sono quelle con maggior numero di iscritti, la didattica migliore sono in grado di offrirla le scuole con pochi alunni. Non è una novità, è
sempre stato così: dove c’è il poco c’è anche il buono. Ma il potere aveva ribaltato il tutto con la sua filosofia del competere, del concorrere, del tutti contro tutti. Aveva fatto intendere che il buono si trovasse
dove c’era l’abbondanza con lo scopo, non molto velato, di mandare al macero il sistema.
Ci voleva il coronavirus per scovare e annientare questo sistema fallace. Ma ora altri rischi si intravedono all’orizzonte, si prospettano ulteriori deterioramenti della scuola approfittando del caos generato non tanto dai virus, che ci sono sempre stati, ma ancora una volta dal potere che vuol apparire filantropo ma che si palesa misantropo.