Lilli Gruber: “Educazione sessuale e sentimentale nelle scuole come materia d’obbligo”

WhatsApp
Telegram

La nota giornalista e conduttrice televisiva Lilli Gruber, ospite a Che Tempo che Fa su Nove, ha sollevato un importante dibattito sull’influenza del porno e la mancanza di educazione sessuale e sentimentale nelle scuole.

Gruber ha sottolineato come l’onnipresenza di immagini pornografiche, spesso degradanti per le donne, stia plasmando l’immaginario sessuale dei giovani, con conseguenze potenzialmente pericolose.

Un immaginario distorto e pericoloso

La giornalista ha espresso preoccupazione per la facilità con cui i giovani, anche minorenni, accedono a contenuti pornografici online. In media, i ragazzi trascorrono circa dieci minuti su siti porno, assorbendo una visione distorta e irrealistica della sessualità, fatta di “ginnastica sessuale” e tecniche estreme. Ciò crea un immaginario pericoloso, che può portare a difficoltà nelle relazioni reali e a una percezione del corpo femminile influenzata da standard estetici artificiali.

L’urgenza di un’educazione sessuale e sentimentale

Gruber ha denunciato l’assenza di un’educazione sessuale e sentimentale nelle scuole, lasciando i giovani soli di fronte a un mondo di stimoli e informazioni spesso distorte. La giornalista ha proposto l’introduzione di un’educazione sessuale obbligatoria, che aiuti i ragazzi a sviluppare una consapevolezza del proprio corpo e delle proprie emozioni, a costruire relazioni sane e a decodificare criticamente i messaggi veicolati dalla pornografia e dai social media.

Combattere la gratuità e gli oligopoli del porno

La giornalista ha sottolineato la difficoltà di arginare il fenomeno del porno online, dominato da quattro grandi colossi che generano miliardi di contatti e profitti. Tuttavia, ha proposto di combattere la gratuità di questi contenuti, rendendo più difficile l’accesso ai minori e incentivando una maggiore consapevolezza del problema.

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri