Licia Colò e la figlia “schiava” durante il lockdown: “Doveva imparare, non sprecare tempo”
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, la conduttrice e scrittrice Licia Colò si racconta a cuore aperto, dalla vita privata all’educazione della figlia, oggi quasi diciannovenne.
Un’educazione che, soprattutto durante il periodo del lockdown, ha fatto scelte ben precise, lontane dall’ozio e dalla passività che hanno caratterizzato le giornate di molti adolescenti.
“In pieno Covid, mentre i ragazzi erano stravaccati nelle loro stanze, ho detto al mio ex marito che dovevamo coinvolgere nostra figlia”, racconta la Colò. “Le abbiamo fatto fare corsi da operatrice video, per imparare le lingue. Le abbiamo fatto fare la schiava, perché doveva imparare tutto”.
Una scelta, quella di Licia Colò, che potrebbe far discutere, ma che rivela una precisa idea educativa: il tempo, anche quello sospeso del lockdown, è prezioso e va sfruttato al meglio per imparare e crescere.
Mentre molti studenti si sono lasciati andare all’apatia e alla noia, la figlia della Colò, grazie alla spinta dei genitori, ha avuto l’opportunità di acquisire nuove competenze e di aprirsi a nuove esperienze. Un investimento per il futuro che, a detta della stessa conduttrice, ha dato i suoi frutti: a soli 17 anni, la ragazza ha espresso il desiderio di viaggiare da sola, dimostrando una maturità e un’indipendenza non comuni.
“Io ero entusiasta”, ricorda la Colò, “il padre me ne ha dette di tutti i colori”. Un’osservazione che sottolinea come, ancora oggi, l’idea di un’educazione basata sull’impegno costante e sulla responsabilizzazione possa suscitare perplessità.
Eppure, la storia della figlia di Licia Colò dimostra che investire sul potenziale dei ragazzi, anche e soprattutto nei momenti difficili, può fare la differenza, aiutandoli a crescere e a diventare adulti consapevoli e indipendenti.