Liceo occupato, la Dirigente organizza sit-in con insegnanti, genitori e studenti
Mentre prosegue l’occupazione degli studenti presso il liceo Virgilio di via Giulia, la dirigente scolastica Isabella Palagi ha convocato insegnanti, studenti e genitori per una “manifestazione silenziosa” a piazza Santi Apostoli, in segno di opposizione all’iniziativa studentesca del 29 novembre. La decisione di organizzare la mobilitazione è stata presa durante un Collegio dei docenti convocato con urgenza, lasciando spiazzati alcuni genitori, informati soltanto successivamente tramite una comunicazione ufficiale.
Divisioni tra i genitori e il ruolo del Comitato
Secondo Davide Savini, presidente del Comitato genitori del Virgilio, la scelta di indire una manifestazione ha generato divisioni tra le famiglie. Alcuni genitori ritengono che il confronto si sarebbe dovuto svolgere in un contesto interno e più adatto, considerandolo al di fuori del mandato della dirigenza. Altri, invece, si schierano dalla parte della preside, condividendo le critiche al meccanismo dell’occupazione. Il Comitato, come organo rappresentativo, non ha espresso una posizione ufficiale, limitandosi a raccogliere le opinioni delle famiglie.
Progetti alternativi e precedenti conflitti
Non è la prima volta che al Virgilio si verificano tensioni durante un’occupazione. Lo scorso anno, un progetto di cogestione approvato prima dell’occupazione generò conflitti quando fu attuato in concomitanza con l’iniziativa degli studenti, riducendo la possibilità di partecipazione. Questa è però la prima volta che viene organizzata una “contro-occupazione”, evidenziando il clima di confronto acceso tra le parti coinvolte.
Occupazioni in altre scuole e attività al Virgilio
Il fenomeno delle occupazioni non si limita al Virgilio. Anche il liceo Visconti di Roma è stato occupato, come annunciato dal collettivo studentesco attraverso un video sui social. Nel frattempo, gli studenti del Virgilio continuano le loro attività, tra cui rassegne stampa, cineforum e dibattiti. Domani è previsto un incontro tra la preside e quattro rappresentanti degli studenti per favorire il dialogo.
Occupazioni scolastiche: un fenomeno tra critiche e richieste di responsabilità
Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma, ha definito le recenti occupazioni scolastiche un “rito stanco e inconcludente”, esprimendo perplessità sulla gestione del fenomeno. Parlando all’Adnkronos, Rusconi ha evidenziato la mancata risposta da parte delle forze dell’ordine alla richiesta di identificazione degli studenti coinvolti, un passo considerato necessario per attribuire responsabilità in caso di danni materiali, senza prevedere interventi diretti o coercitivi.
I danni economici delle occupazioni
Negli ultimi anni, il fenomeno delle occupazioni ha causato ingenti danni alle strutture scolastiche. Rusconi ha riportato che nell’ultimo anno due scuole hanno subito perdite per un totale di 350.000 euro, mentre l’incendio della scuola Gullace ha comportato danni stimati in due milioni di euro. Due anni fa, il bilancio dei danni ammontava a 500.000 euro, evidenziando la gravità del problema.
Appello per un intervento moderato
Rusconi ha criticato la mancata adozione di misure da parte delle autorità competenti, proponendo un approccio “soft”, limitato all’identificazione degli studenti coinvolti nelle occupazioni. Tale misura, secondo il presidente, sarebbe sufficiente per garantire il riconoscimento delle responsabilità senza ricorrere ad azioni invasive.