Liceo nel catanese si trasforma in museo: un’aula sarà lo spazio espositivo di antichi reperti

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Il liceo Francesco De Sanctis di Paternò, in provincia di Catania, si trasforma per un mese in uno spazio espositivo, per accogliere cinquantacinque reperti – parte di una collezione più ampia – risalenti al VI-III sec. a.C., la cui provenienza è solo ipotetica.

La mostra – Memorie ritrovate – ha un sottotitolo eloquente, si legge su Corriere Etneo: il ruolo della scuola nella promozione del patrimonio culturale. In pratica un manifesto programmatico che dichiara con fermezza il ruolo della scuola nei processi educativi e culturali di una comunità.

Gaetano Galvagno – Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana – afferma che “scuola, istituzioni e associazionismo, per la prima volta in Sicilia, tra i primi in Italia, insieme per educare, valorizzare e incubare bellezza. Un patto di civiltà per il bene comune. Un investimento per innovare e sperimentare. Un progetto di formazione per gli studenti e di studio per i ricercatori.”;

La dirigente scolastica del liceo De Sanctis, Santa Di Mauro, dice che: “si tratta di un’opportunità, di un’esperienza preziosa, e costituisce certamente un patrimonio sia per i nostri ragazzi, che meritano di essere educati alla bellezza e di fruire del patrimonio culturale, ricchezza del loro territorio, sia per tutto il territorio stesso”.

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