Liceo, è corsa contro il tempo? Genitori in rivolta: “Sembra che i docenti vengano retribuiti al raggiungimento di obiettivi, non alle competenze degli alunni”. Il post su Threads

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Un post su Threads ha sollevato un’interessante questione tra i genitori di studenti liceali: si privilegia il completamento del programma scolastico rispetto all’effettivo raggiungimento di un livello omogeneo di competenze da parte di tutta la classe? La discussione, nata da un’osservazione personale, ha generato un vivace scambio di opinioni, coinvolgendo genitori e insegnanti.

Dalle linee guida alle Indicazioni Nazionali: l’evoluzione dei programmi scolastici

Diversi commenti hanno evidenziato come il concetto di “programma” sia in realtà superato. Oggi, le scuole seguono le Indicazioni Nazionali, che definiscono obiettivi e traguardi di apprendimento, lasciando maggiore autonomia ai docenti nella scelta dei contenuti. Tuttavia, alcuni insegnanti, soprattutto quelli più “attempati”, sembrano ancora legati all’idea di dover “finire il libro”, correndo con le spiegazioni e trascurando le difficoltà degli studenti.

Continuità didattica, esami e prove Invalsi: le sfide della scuola

Tra le cause individuate dai partecipanti alla discussione, emergono la mancanza di continuità didattica (dovuta alla frequente rotazione dei docenti), la preparazione agli esami di maturità (che essendo nazionali impongono un certo ritmo) e le prove Invalsi (utilizzate per valutare il lavoro della scuola). Tutti questi fattori, combinati insieme, possono spingere gli insegnanti a concentrarsi sul completamento del “programma”, a discapito dell’effettivo apprendimento degli studenti.

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