Liceo del Made in Italy, in Gazzetta Ufficiale le disposizioni per l’attivazione. Ecco il piano di studi
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.300 del 27 dicembre 2023, la legge 27 dicembre 2023, n. 206 recante le disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela, in Italia e all’estero, del made in Italy ossia delle produzioni di eccellenza, del patrimonio culturale e delle radici culturali nazionali, quali fattori da preservare e tramandare non solo a fini identitari, ma anche per la crescita dell’economia nazionale nell’ambito e in coerenza con le regole del mercato interno dell’Unione europea.
La legge entrerà in vigore l’11 gennaio 2024.
Il cuore di questo progetto educativo risiede nella creazione di un curriculum unico, che verrà definito entro 90 giorni dall’entrata in vigore della norma (dunque entro l’11 aprile). Sarà un impianto interdisciplinare che combina competenze economiche, giuridiche e imprenditoriali con una forte attenzione alle aree scientifica, storica e linguistica. Un focus particolare verrà posto sui processi di internazionalizzazione e sulle metodologie laboratoriali, creando un ponte diretto con il mondo del lavoro e dell’imprenditoria.
Nonostante il regolamento specifico debba ancora essere emanato, è prevista una fase transitoria che permetterà l’avvio dei percorsi già dal prossimo anno scolastico 2024/2025. Ciò consentirà alle istituzioni scolastiche interessate di iniziare a formare le prime classi del percorso liceale del Made in Italy, rispettando determinati criteri e disponibilità di risorse.
Per assicurare l’efficacia e la qualità del percorso, è stato istituito un tavolo nazionale di monitoraggio e valutazione. Coordinato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, questo organismo sfrutterà l’assistenza tecnica dell’INVALSI e dell’INDIRE, senza però comportare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Il piano di studi
L’obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti necessari per analizzare gli scenari storico-geografici e artistici e comprendere le interdipendenze tra fenomeni internazionali, nazionali e locali, con particolare riferimento all’origine e allo sviluppo dei settori produttivi del Made in Italy. Gli studenti acquisiranno anche competenze comunicative in due lingue straniere moderne, equivalenti al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la prima lingua e al livello B1 per la seconda. Saranno avviati i tirocini con le imprese, legate alle attività svolte in classe, per fare esperienza nel settore economico-produttivo di riferimento: anche il liceo del made in Italy, come gli Its, dovrà avere un legame con il mondo del lavoro.