Liceo del Made in Italy, il Ministero punta a formare giovani capaci di comprendere e valorizzare i prodotti italiani. BOZZA

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Il disegno di legge incentrato sul “Made in Italy” si avvicina all’iter parlamentare. La nuova proposta vede un raddoppio delle risorse destinate al Fondo nazionale del Made in Italy, incrementando la cifra da 500 milioni a 1 miliardo. Questo “Fondo sovrano italiano” dovrebbe pertanto totalizzare 2 miliardi di euro, rispetto ai precedenti 1,5 miliardi stimati.

Ma il fulcro di questa innovativa riforma è l’introduzione del “Liceo del Made in Italy”. Una proposta educativa che punta a integrare la tradizione e l’eccellenza del prodotto italiano con una formazione moderna. Gli studenti saranno immersi in un percorso liceale che non solo offrirà competenze tradizionali, ma anche nozioni storico-giuridiche, artistiche, linguistiche e di mercato legate strettamente al Made in Italy.

L’obiettivo? Formare giovani capaci di comprendere e valorizzare i prodotti italiani in un contesto internazionale. Gli studenti non solo raggiungeranno risultati paragonabili agli altri licei, ma avranno anche competenze specifiche, tra cui la capacità di sviluppare competenze imprenditoriali.

Il percorso studi, suddiviso tra primo biennio e ultimi tre anni, spazia dalla storia dell’arte all’informatica, passando per materie come “economia e gestione delle imprese del Made in Italy” e “modelli di business nei settori moda, arte e alimentare”.

Questo liceo non si limiterà a fornire una semplice formazione accademica. Con la creazione della “Fondazione Imprese e Competenze per il Made in Italy”, si punta a un’integrazione tra mondo scolastico e imprenditoriale, facilitando l’ingresso degli studenti nel mondo del lavoro.

Il provvedimento poggia su quattro pilastri:

  1. Concentrazione sulla cultura giuridica, economica e umanistica italiana.
  2. Fornitura di competenze avanzate nelle scienze giuridiche ed economiche, integrando scienze matematiche, fisiche e naturali.
  3. Focalizzazione su settori strategici dell’economia italiana, come la moda e l’arte.
  4. Preparazione degli studenti all’istruzione universitaria e all’introduzione nel mondo lavorativo.

A partire dal 2024/2025, l’opzione economico sociale del liceo delle scienze umane confluirà nel percorso liceale Made in Italy, segnando un nuovo capitolo nella formazione italiana e nel riconoscimento della sua inestimabile eredità culturale e produttiva.

TESTO

Piano di studi (bozza)

Le materie del primo biennio: ​lingua e letteratura italiana; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia; diritto ed economia politica; religione cattolica o attività alternative.

Per gli ultimi tre anni, invece: lingua e letteratura italiana, lingua e cultura straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze motorie e sportive, storia, filosofia, religione cattolica o attività alternative. Poi le novità: economia e gestione delle imprese del Made in Italy; modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare; Made in Italy e mercati internazionali.

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