Liceo del Made in Italy, frenata del Consiglio di Stato. Le opposizioni all’attacco, ma il Ministero minimizza: “Parere interlocutorio e non definitivo”
Il nuovo liceo del Made in Italy, fiore all’occhiello del ministro Valditara, subisce una brusca frenata da parte del Consiglio di Stato. La Sezione Consultiva per gli Atti Normativi ha infatti sospeso il parere sul regolamento che definisce il quadro orario e gli obiettivi di apprendimento del nuovo indirizzo scolastico, sollevando una serie di dubbi e perplessità.
Al centro delle critiche, la procedura di istituzione del liceo, avviata in via transitoria anche per gli istituti che già offrono l’opzione economico-sociale del liceo delle scienze umane. Il Consiglio di Stato ha rilevato la mancanza del parere preventivo della Conferenza unificata, organo di raccordo tra Stato e Regioni, evidenziando una carente istruttoria da parte del Ministero dell’Istruzione.
Dubbi sono stati espressi anche sul quadro orario e sulla chiarezza degli obiettivi di apprendimento, con la richiesta di rivedere la formulazione relativa al rapporto tra approfondimento e sviluppo di conoscenze e abilità.
Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo della Fondazione “Imprese e competenze per il Made in Italy”, incaricata di supportare il potenziamento e l’ampliamento dell’offerta formativa. Il Consiglio di Stato ha chiesto maggiore chiarezza sui significati di “potenziamento” e “ampliamento” e ha espresso preoccupazione per i costi del nuovo liceo, non quantificati nella relazione tecnica di accompagnamento.
Nelle scorse ore, però, è arrivato il parere della Conferenza unificata, Stato-Regioni, ed è favorevole. Una volta ottenuto l’eventuale via libera da parte del Consiglio di stato, il Decreto, con il quadro orario del liceo del Made in Italy applicabile dall’anno prossimo, potrà essere emanato.
Opposizione all’attacco
Il M5S ha parlato di “ennesima prova dell’incapacità di Giuseppe Valditara”, mentre il PD ha rincarato la dose: “Ecco cosa accade a fare le riforme di fretta, solo per inseguire un titolo di giornale”. Anche AVS attacca: “Il Governo si preoccupi invece di dare le giuste risposte a risolvere il problema del precariato, a diminuire gli alunni per classe, a coprire le cattedre ancora scoperte soprattutto sul sostegno agli alunni disabili e a fermare il miope dimensionamento scolastico”. Critiche anche da Italia Viva: “Sul liceo del Made in Italy la cronaca di una morte annunciata. Lo stop del Consiglio di Stato era prevedibile, ma la vera bocciatura e’ arrivata dai ragazzi e dalle famiglie dato che in tutto il Paese ci sono state appena 390 iscrizioni, lo 0,08% del totale”.
La risposta del governo
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in una nota, spiega: “Sta girando la notizia di un presunto stop del CDS al Liceo del Made in Italy (riportata anche su siti importanti) ma la realtà non è questa. Il parere del CDS è interlocutorio e non definitivo. Nella giornata di oggi è pervenuto il parere della Conferenza Stato-Regioni, che è pienamente favorevole. Peraltro, nel parere del CDS non vengono poste osservazioni rilevanti e, dunque, non ci sarà alcuno “stop”. Nell’interesse stesso della scuola italiana sarebbe sempre utile, prima di diffondere notizie allarmistiche, verificarne il fondamento”.
Poco dopo arriva anche il commento del ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso: “I primi corsi sono già iniziati in queste ore; la questione riguarda il piano triennale successivo. In ogni caso il liceo del Made in Italy andrà avanti”.
“I primi licei sono stati aperti o saranno aperti in queste ore e in questi giorni rispetto al calendario scolastico delle singole regioni – sottolinea Urso -. E’ stato fatto un lavoro straordinario nel nostro Paese che in così pochi mesi ha istituito un corso scolastico davvero importante. Si tratta comunque di un anno pilota in cui sperimenteremo come questi corsi saranno attuati”.
Dopodiché, “io sono convinto che nel prossimo anno ne saranno attivati molti di più e tanti più giovani potranno usufruirne. Il mio auspicio – conclude – è che tutti i corpi dello Stato lavorino insieme nell’interesse del Paese”.
Sull’argomento interviene anche la sottosegretaria Paola Frassinetti: “In merito alla questione inutilmente e in modo strumentale sollevata sul liceo del Made in Italy, ribadisco quanto già chiarito dal Ministro Valditara e cioè che si è trattato di un mero passaggio interlocutorio del Consiglio di Stato previsto dall’iter legislativo che ha avuto oggi il suo compimento con il parere favorevole della Conferenza Unificata, alla quale sono intervenuta. Quindi non c’è stato alcuno stop al liceo del made in Italy; quanto accaduto ha creato solo un allarmismo gratuito e per di più in una fase delicata come quella dell’avvio del nuovo anno scolastico” .