Liceo Classico in via di estinzione: si punta agli studi tecnici e scientifici. In forte crescita gli ITS. In Veneto il Classico è scelto solo dal 3,1%

Nel 2024/2025, gli studenti veneti hanno privilegiato gli istituti tecnici, con un aumento di 221 iscritti, mentre i licei hanno perso 878 iscrizioni, secondo l’Ufficio scolastico regionale. Il liceo classico è scelto solo dal 3,1% degli studenti, superato dagli indirizzi a numero chiuso come il musicale (0,6%) e lo sportivo (1,4%).
Il classico e il mercato del lavoro
Il liceo classico è spesso percepito come poco utile per il futuro lavorativo. Secondo Roberto Fattore, preside del liceo Maffei di Verona, intervistato dal Corriere, lo studio delle lingue antiche e i tempi formativi lunghi scoraggiano molti studenti.
Dati nazionali sul futuro dei liceali
Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, nel periodo 2024-2028 il mercato del lavoro richiederà annualmente tra 25mila e 30mila diplomati liceali. Di questi:
- 13-16mila completeranno percorsi in licei classici, scientifici, delle scienze umane o legati al “Made in Italy”;
- 7-8mila proverranno da licei artistici;
- 5-6mila dai licei linguistici.
Necessità di formazione ulteriore
I diplomi liceali, se presi isolatamente, non risultano particolarmente appetibili per il mercato del lavoro. Per aumentare le prospettive occupazionali, è necessario un percorso di istruzione terziaria o ulteriore specializzazione.
Il contesto veneto
Nella società veneta, caratterizzata da una forte domanda di manodopera tecnica e professionale, si tende a preferire indirizzi diversi dal classico. In particolare, il tessuto economico richiede specializzazioni scientifiche e tecnologiche, spesso ottenibili attraverso percorsi universitari o professionali.
Lo sviluppo degli ITS
Negli ultimi anni, gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) hanno conosciuto una crescita significativa. Secondo l’USR Veneto, il numero di ITS è raddoppiato negli ultimi 10 anni.