Libri di testo uguali per classi parallele? Una riflessione

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Le classi parallele devono adottare obbligatoriamente gli stessi libri di testo per la medesima disciplina? Entro la seconda decade di maggio, le scuole sono tenute ad adottare i libri di testo per l’anno scolastico 2025/26. Oltre al tema ricorrente dei tetti di spesa per l’acquisto, c’è un altro aspetto delicato che riguarda tale tematica: l’adozione per le cosiddette classi “parallele”.

A tal proposito, possono sorgere dei legittimi dubbi: è obbligatorio adottare un unico testo per la stessa disciplina in tutte le classi parallele? Oppure è ammissibile che, nello stesso indirizzo di studio, la classe A e la classe B utilizzino libri diversi per la medesima materia?

Riepilogo iter di adozione dei libri di testo

Prima di affrontare la specifica questione dell’adozione per classi parallele, è importante riepilogare brevemente le fasi che conducono alla scelta delle istituzioni scolastiche.

  • Analisi e proposta: i docenti, individualmente o, nelle scuole secondarie, attraverso l’articolazione dei dipartimenti disciplinari, analizzano i testi disponibili e propongono quelli ritenuti più idonei.
  • Parere dei consigli di classe o interclasse: questi sono in composizione perfetta. Nella scuola primaria e nella secondaria di I grado, oltre alla componente docenti partecipano i rappresentanti delle famiglie. Nella secondaria di II grado, si aggiungono i rappresentanti degli studenti.
  • Delibera del Collegio Docenti: sulla base delle proposte dei docenti o dei dipartimenti, e analizzati i pareri ricevuti dai consigli di classe, il Collegio Docenti delibera l’adozione dei testi, garantendo coerenza con il PTOF e soprattutto il rispetto dei tetti di spesa. Questa delibera è vincolante per l’intero anno scolastico successivo. Dunque, non potranno essere ammesse modifiche in corso d’opera.
  • Pubblicazione e comunicazione: le adozioni vengono condivise secondo le modalità adottate a livello di istituzione scolastica. Di norma, i docenti caricano nell’apposita sezione del Registro Elettronico la scelta, avendo particolare cura che il codice ISBN sia corretto e aggiornato. Successivamente, le adozioni vanno pubblicate sul sito della scuola e caricate sulla piattaforma dell’Associazione Italiana Editori (AIE).
  • Verifica del rispetto dei tetti di spesa: il Dirigente Scolastico verifica che le adozioni rispettino i limiti economici stabiliti, con eventuali deroghe motivate e approvate dal Consiglio di Istituto, le quali non possono comunque sforare il 15% del costo complessivo, novità introdotta a seguito della pubblicazione della Circolare ministeriale n. 14536 dell’8 aprile 2025. Fino allo scorso anno scolastico si poteva eccedere fino ad un ammontare massimo del 10%, limite sancito dalla ormai storica nota prot. n. 2581 del 2014.

L’adozione dei libri di testo per classi parallele

Fatta questa doverosa panoramica sull’iter corretto da seguire, è importante chiarire in primis che cosa si intende con tale espressione. L’adozione dei libri di testo per classi parallele si riferisce alla pratica di selezionare gli stessi libri di testo per tutte le sezioni di una medesima classe. Ad esempio, in una scuola con tre prime (1A, 1B, 1C), queste sono considerate classi parallele, ovviamente appartenenti al medesimo indirizzo di studio (quest’ultima distinzione vale prevalentemente nella scuola secondaria di II grado).

Non ci sono riferimenti normativi che impongono l’adozione per classi parallele

Va inoltre specificato un aspetto fondamentale: non esistono precisi riferimenti normativi che impongono alle scuole di adottare gli stessi libri di testo per le sezioni di una classe. Le diverse fonti, infatti, sottolineano l’obbligo di aderenza ai tetti di spesa fissati dal legislatore, ma non impongono ai Collegi di optare per l’adozione comune dei libri per le classi parallele.

Sebbene la scelta sia assolutamente libera e inoppugnabile, appare quantomeno discutibile non adottare gli stessi libri di testo.

I motivi principali a sostegno dell’adozione dei medesimi testi per classi parallele

In gran parte delle scuole italiane, infatti, è ormai prassi consolidata optare per l’adozione degli identici libri di testo per tutte le classi parallele. Questa scelta risponde a diverse esigenze pratiche e didattiche, tra cui:

  • Uniformità: garantendo in tal modo a tutti gli studenti lo stesso contenuto formativo di base e uguali opportunità di apprendimento
  • Corsi di recupero e potenziamento: un docente può organizzare corsi destinati a studenti di diverse sezioni parallele. L’uso degli stessi testi agevola lo svolgimento delle attività, evitando difficoltà che sorgerebbero se gli studenti si trovassero ad utilizzare materiali didattici differenti durante il corso dell’anno scolastico.
  • Cambi di classe: nel caso di trasferimenti da una sezione a un’altra, che possono avvenire per svariate ragioni, l’adozione di testi comuni evita alle famiglie di dover sostenere ulteriori spese per l’acquisto di nuovi libri. Tetti di spesa: un’adozione uniforme consente di garantire un costo equivalente per tutti gli studenti dello stesso indirizzo di studio, prevenendo disparità economiche tra studenti di sezioni diverse che potrebbero portare a forme di discriminazione.
  • Fratelli e sorelle frequentanti: l’adozione degli stessi libri può condurre ad un risparmio per le famiglie con più figli iscritti nella stessa scuola.
  • Articolazione delle classi: nei casi in cui un indirizzo di studio presenti più articolazioni, per le materie comuni si tende a scegliere testi unificati per ridurre al minimo le distanze (economiche e non).

La responsabilità del Collegio Docenti

Il Collegio dei Docenti ha la responsabilità dell’adozione dei libri di testo, come stabilito dall’art. 7 del Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994. Tale decisione deve essere coerente con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) e deve rispettare i già citati tetti di spesa stabiliti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito

Le motivazioni per un’adozione diversificata

Al netto di ciò, come appena spiegato non ci sono vincoli in materia. Ma per quali ragioni si dovrebbe procedere nella direzione opposta rispetto alla classica adozione per classi parallele

Il nodo è legato all’autonomia didattica del docente. Quest’ultimo, infatti, potrebbe trovare più adeguato un certo tipo di testo rispetto a quello adottato dalle altre classi. Potrebbe ritenere maggiormente adeguati dei contenuti più aderenti alla sua progettazione disciplinare o semplicemente preferire materiali più aggiornati e specifici in relazione al contesto. Non solo: alcuni docenti potrebbero decidere di non ricorrere ai tradizionali libri cartacei, ma prediligere la versione digitale, cosa che potrebbe non essere condivisa da altri colleghi o all’interno del dipartimento.

Conclusioni

Dunque, sebbene l’adozione degli stessi libri di testo per classi parallele non sia obbligatoria, rappresenta una scelta pedagogicamente vantaggiosa e coerente con le finalità che possono orientare in tal senso la scelta collegiale. Promuove l’equità, facilita la gestione didattica e risponde alle esigenze delle famiglie e degli studenti. Dall’altra parte, non essendoci stringenti vincoli normativi, resta in capo alle singole scuole decidere come comportarsi. Se dei docenti o dei dipartimenti intendono seguire una strada diversa, adeguatamente motivata, questa può essere liberamente perseguita, a patto che il Collegio approvi tale approccio.

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