L’IA non può essere fermata ma può essere accompagnata per obiettivi di utilità collettiva. L’intervento del sottosegretario Barachini al Palazzo di vetro

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Durante il suo intervento alla Infopoverty World Conference delle Nazioni Unite, la conferenza annuale che dal 2001 promuove l’utilizzo della tecnologia e della comunicazione per combattere la povertà nel mondo,  il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, ha evidenziato come l’attuale contesto tecnologico imponga un cambio di prospettiva nel rapporto con l’innovazione. Secondo il rappresentante del governo, l’avanzamento dell’IA non può essere fermato né invertito, ma va, semmai, accompagnato attraverso politiche che ne indirizzino l’uso verso obiettivi di utilità collettiva.

Centrale è il ruolo del governo nella creazione delle condizioni affinché il tessuto imprenditoriale, in particolare quello delle startup, possa avvalersi di strumenti adeguati per competere su scala internazionale. Parallelamente, è necessario che attività come il giornalismo vengano sostenute, nella misura in cui rappresentano ancora un presidio umano nell’elaborazione dell’informazione, oggi più che mai esposta a fenomeni di disinformazione.

Norme e tutele contro i rischi digitali

Nel suo discorso, Barachini ha enfatizzato il rischio rappresentato dai contenuti manipolati attraverso l’IA, come i deepfake, che possono essere realizzati con strumenti accessibili e conoscenze tecniche limitate. Per contrastare questo fenomeno e respingere la diffusione di informazioni false e non verificate, il governo italiano ha proposto una norma per introdurre il reato di deepfake, oggi in esame in Parlamento. Tale intervento si affianca alla tutela del diritto d’autore, considerato elemento strutturale del sistema.

Anche a livello internazionale, si osserva una convergenza di approcci normativi: il Regno Unito, ad esempio, si orienta verso una regolamentazione più vicina a quella europea, mentre in Cina si discute della necessità di indicare chiaramente se un contenuto sia generato da IA.

L’intelligenza artificiale nel contesto africano

Durante la conferenza è stato affrontato anche l’utilizzo delle tecnologie digitali nei paesi africani, con Barachini che ha illustrato alcune direttrici del Piano Mattei, specialmente l’impiego dell’IA nei settori della sanità, dell’agricoltura e dell’istruzione. Secondo quanto dichiarato dal sottosegretario, esiste una differenza sostanziale tra l’impiego dell’intelligenza artificiale per migliorare le condizioni di vita di ampie fasce di popolazione e il suo utilizzo per finalità limitate a pochi.

Etica, umanità e diritti fondamentali

Durante l’incontro presso il quartier generale dell’ONU è stato ribadito che i diritti umani fondamentali restano un punto fermo e che è compito delle istituzioni assicurare che l’uso delle nuove tecnologie non comprometta quei diritti che sono frutto di conquiste storiche. Per questo motivo, prosegue Barachini, è fondamentale il rafforzamento della cooperazione internazionale al fine di stabilire regole condivise sull’utilizzo di questi strumenti.

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