Lezioni sospese a causa del freddo nelle aule: i termosifoni non funzionano. “Ogni anno lo stesso problema”
In una scuola di Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, la dirigenza scolastica ha deciso di interrompere le attività didattiche a causa del freddo nelle aule. Gli studenti sono rimasti fuori a manifestare.
“In quanto candidati rappresentanti nel consiglio d’istituto – spiegano due ragazzi a La Nazione – siamo stati convocati dalla preside Migliorini, che ci ha illustrato la situazione del riscaldamento, e ha deciso di chiudere la scuola e mandarci a casa. Siamo rimasti fuori dell’istituto per manifestare, per dire che sono anni che il problema si ripete, che almeno due giorni l’anno la scuola è costretta a chiudere perché la caldaia ha problemi. È stato acceso il riscaldamento una decina di giorni fa, fin da subito ci sono state difficoltà. Noi siamo qui da quattro anni, e il problema si ripresenta regolarmente”.
Ovviamente, la protesta è supportata dagli insegnanti: “È da sabato che c’è un guasto alla caldaia – commenta il vice preside dell’istituto – la scuola subito si è attivata per segnalarlo alla Provincia di Pistoia. Il riscaldamento è ripartito, ma aspettiamo una comunicazione ufficiale. Lunedì i ragazzi sono entrati in classe, la Provincia aveva detto che sarebbe stato sistemato il guasto e l’impianto sarebbe ripartito. Così non è stato, gli studenti sono rimasti le prime ore, poi visto che la temperatura era insostenibile sono stati rimandati a casa. Abbiamo garantito le attività pomeridiane e le lezioni del serale, in stanze riscaldate autonomamente, ma, di fatto, il riscaldamento non va”.
Anche il docente conferma che si tratta di un problema presente ormai ogni anno: “tutti gli anni ci sono blocchi che si ripetono – prosegue –. I ragazzi e i colleghi lamentano un disagio importante cui sarebbe auspicabile che la Provincia trovasse un rimedio a lungo termine. È preoccupante che non siano state destinate, negli anni, risorse adeguate ai servizi di base della scuola, una scuola dove, di fatto, siamo sempre costretti a tamponare, grazie alla disponibilità e alla buona volontà di personale e studenti”.