Lezioni prolungate fino a giugno, in molti lo chiedono. Bianchi apre all’ipotesi ma già pensa alla scuola d’estate
Posticipare le lezioni fino a giugno in caso di chiusure costrette dal covid. La richiesta non è nuova. Adesso però con l’avanzare dei contagi torna di nuovo in auge. A anche il Ministro Bianchi, pur evidenziando ancora una volta che la scuola sarà l’ultima a chiudere, non esclude l’ipotesi di intervenire e posticipare la fine dell’anno scolastico. Poi di nuovo il piano scuole aperte d’estate.
La possibilità di allungare il calendario scolastico, in caso dovesse servire, il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi lo ha detto a La Stampa: “Finora non è stato perso neanche un giorno. Possiamo sicuramente prendere in considerazione questa ipotesi insieme alle Regioni. Se serve pronti a prolungarla a giugno”.
La spinta ad allungare le lezioni in presenza per tutto il mese di giugno era già arrivata prima del rientro in classe post festività. Addirittura, prima della decisione finale del Governo culminata con il decreto legge del 5 gennaio, il coordinatore del CTS Franco Locatelli aveva accennato a tale eventualità, nel caso in cui si fossero verificati posticipi di apertura post natalizia delle scuole, lanciando l’idea di recuperare semmai a giugno, “non dobbiamo privare i nostri ragazzi di un singolo giorno di scuola“.
“Bisogna rompere il tabu di un calendario scolastico intoccabile, succeda quello che succeda”, ha detto pochi giorni fa la sociologa Chiara Saraceno, che lancia anche la proposta: “Ridurre ove possibile le ore in cui si sta chiusi in classe, alternandole con lezioni all’aperto o in luoghi più ampi (musei o simili) attivando collaborazioni con istituzioni culturali e associazionismo civico”.
Anche Enrico Galiano, scrittore e insegnante, la pensa in modo simile: “Ad una situazione di emergenza bisognerebbe pensare in emergenza, come ad esempio il calendario scolastico. Magari potevamo allungare le lezioni e ritardare il ritorno in classe. Anche nel profondo Nord fa molto caldo a giugno ma magari pensandoci con anticipo si potevano prevede nuovi spazi per fare lezione a giugno, ad esempio“.
Ricordiamo che il calendario scolastico viene deliberato dalle Regioni dunque, come lo stesso Ministro ha accennato, se dovesse essere necessario ragionare in tal senso, bisogna necessariamente interpellare le Regioni.
L’anno scorso: lo stesso dibattito
E già lo scorso anno si era acceso lo stesso dibattito: allora il premier Draghi, appena nominato, aveva avanzato l’ipotesi di allungare le lezioni. Ma i sindacati si opposero. A confermare tale contrasto la Ministra per gli Affari Regionali Gelmini: “Sarebbe bastato allungare l’anno scolastico come aveva detto il premier Mario Draghi in Parlamento, invece i sindacati non hanno voluto. Per colpa loro ci dobbiamo inventare le metropolitane che volano”.
Quello che ne venne fuori alla fine era il piano estate: un piano costituito prevalentemente da attività ludiche e ricreative. Piano che verrà riproposto anche la prossima estate, come ha annunciato Patrizio Bianchi: “Un grande programma per i mesi estivi”, ha detto a Tutti in Classe.