Lezioni di dialetto veneto nelle scuole, la proposta della Lega: “I bimbi lo imparino fin dall’infanzia”

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La Lega ci riprova: lezioni di dialetto veneto nelle scuole dell’obbligo. Proposta di legge alla Camera, così come annuncia La Repubblica, presentata da 18 deputati del Carroccio: il primo firmatario è Massimo Bitonci, attuale sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico.

Il disegno di legge chiede di inserire il veneto tra le lingue delle minoranze tutelate dall’articolo 6 della Costituzione. Al pari delle comunità albanesi, germaniche o francofone e di modificare la legge 482 del 1999 che tutela le minoranze linguistiche.

Poi si aggiunge: “Prevedere l’insegnamento delle lingue regionali nelle scuole di ogni ordine e grado, con una particolare attenzione alla scuola dell’infanzia, affinché il bambino possa parlare la sua lingua materna”. Una volta approvato il ddl, toccherebbe alla Regione, guidata dal doge leghista Luca Zaia, attivarsi per siglare “un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione” che stabilirebbe “i criteri generali per l’attuazione” della riforma.

Analoga iniziativa per il dialetto piemontese

In Piemonte, i consiglieri regionali del Piemonte stanno discutendo la proposta di legge di Andrea Cane, consigliere regionale della Lega, che mira a salvaguardare e valorizzare il patrimonio linguistico e dialettale regionale, “in quanto elemento qualificante dell’identità piemontese”. La proposta di legge, riporta TorinoToday, prevede che il piemontese venga utilizzato anche nella cartellonistica, nella segnaletica turistica e per i segnali stradali. L’obiettivo sarebbe proprio l’introduzione dell’ora facoltativa di piemontese a scuola.

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