Lettera di ringraziamento di un dirigente scolastico per Pasqua: elogi solo ai “meritevoli”, accuse ai “furbetti”. La comunità scolastica si divide

Una lettera di ringraziamento, inviata dal dirigente scolastico di un istituto scolastico, ha scatenato un vespaio di polemiche. Il testo, recapitato nella serata di martedì 15 aprile, si apre con parole di riconoscenza rivolte a docenti, assistenti amministrativi e collaboratori scolastici, ma non a tutti.
Il preside, infatti, ha scelto di indirizzare i suoi auguri di buona Pasqua esclusivamente a chi, secondo le sue parole, “non ha mai mancato nei propri impegni”, “è sempre stato presente in servizio anche in condizioni di salute non ottimali” e “non ha mai avuto atteggiamenti conflittuali con la dirigenza”.
Riconoscimenti selettivi e accuse velate
Nel testo, come segnala Il Giorno, il dirigente sottolinea la sua gratitudine verso chi “si è sempre reso disponibile senza guardare l’orologio”, chi non ha approfittato dei giorni di malattia per evitare gli impegni e chi “non ha mai fatto assenze strategiche”. Una parte della lettera, però, lascia intendere che una minoranza del personale non si sarebbe comportata con la stessa dedizione, facendo riferimento a “fannulloni” e “furbetti” che, a detta del preside, non lavorerebbero come dovuto. “Me ne sono accorto”, si legge nel testo, lasciando trasparire una chiara presa di posizione nei confronti di alcuni membri della scuola.
Reazioni e polemiche nella comunità scolastica
La comunicazione ha subito suscitato stupore tra il personale scolastico, generando tantissime reazioni. Molti, tra genitori e lavoratori della scuola, hanno giudicato il messaggio poco rispettoso e inadatto a risolvere eventuali criticità interne. Il clima, già percepito come non idilliaco, si è ulteriormente irrigidito, tanto che la lettera è stata inoltrata anche ai sindacati e al sindaco della cittadina.