Lettera di denuncia da un “aspirante insegnante”: scegli il tuo futuro in 25 minuti
Inviata da Guido Addeo – Oggi 18 Novembre 2021 alle ore 10:35 del mattino, un gruppo di insegnanti precari, si è visto recapitare nella casella di posta elettronica l’opportunità di una supplenza presso un Istituto scolastico dell’Avellinese. Fatto magnifico che sicuramente avrà cambiato in meglio la giornata di questi ‘’fortunati’’, o meglio almeno di chi di loro è riuscito a leggere la mail entro 25 minuti dalla sua ricezione.
Ebbene si, l’istituto in questione ha pensato bene di fissare come termine ultimo per l’adesione o l’eventuale rinuncia all’incarico le ore 11:00 della suddetta data, praticamente 25 minuti dopo l’inoltro della proposta. A questi docenti è stato chiesto di fare una scelta sul proprio, già incerto, futuro lavorativo in meno di 25 minuti, tempo oltre il quale una mancata risposta di adesione è equivalsa ne più ne meno che ad una rinuncia. Dalla stessa mail inviata dall’Istituto si legge infatti che “Una sua mancata risposta sarà interpretata, in base alla normativa vigente, come rinuncia” e dal sito del ministero si legge che in seguito alla rinuncia “Il supplente sarà posto in fondo alle graduatorie d’istituto della scuola presso cui ha rinunciato limitatamente alla classe di concorso per cui era stato convocato”.
Per cui per buona pace di quegli “aspiranti” docenti che in quei 25 minuti stavano vivendo le loro vite e non scrollando compulsivamente la propria casella di posta elettronica, l’incarico è andato a chi in quel frangente è stato fortunato ad essere connesso in rete.
E a voi che non siete lì a fissare in continuazione gli schermi dei vostri terminali, mi dispiace, ma oltre ad aver “perso la poltrona” siete anche declassati in fondo alla graduatoria in vista di una futura proposta di lavoro presso il nostro Istituto.
Vi scrivo quindi perché possiate pubblicare quanto successo oggi, perché non è possibile che in un paese civile la dignità di un lavoratore debba essere calpestata in questo modo così barbaro, il suo futuro lavorativo debba essere deciso in meno di 25 minuti e che si sia sottoposti ad un trattamento da dentro o fuori.
Siete da sempre vicini al mondo della scuola per questo vi chiedo di aiutare noi docenti e aspiranti tali a far emergere la nostra voce laddove i nostri diritti di uomini e lavoratori non vengono riconosciuti.