Lettera al presidente di una precaria con 14 anni di servizio
Inviato da Simona Pollio – Salve presidente Conte. Le sto scrivendo questo messaggio sperando che riesca ad arrivare a lei e che possa leggerlo. Sono un’insegnante precaria, con 14 anni di servizio sulle spalle.
Laureata con lode alla Federico II di Napoli, ho lavorato per 10 anni in uno studio per poi decidere di dedicarmi alla scuola. Una precaria tra le tante che per diversi motivi si è trovata più volte nel momento sbagliato al posto sbagliato, per cui non è riuscita a conseguire un’abilitazione.
I continui cambiamenti di governo certo non mi hanno aiutata ed ora fatico a guardarmi indietro e a guardare avanti. Ho fatto sacrifici, come tanti altri come me, lavorando e spendendo soldi e fatica per perfezionarmi… ho un master sulle disabilità, ho conseguito certificazioni informatiche, sostenuto gli esami per i 24 cfu quando si diceva che li avrebbero rilasciati solo le università, per cui con 30 e 30 e lode ho conseguito anche quelli, studiando la notte . Ho faticato tanto per raggiungere quello che sono oggi . Ma cosa sono oggi? Lei riesce ad immaginare come possa sentirsi oggi un’insegnante precaria ? Grazie all’attuale ministro dell’ istruzione io mi sento un nulla. Un’ insegnante… temporanea, incerta … senza abilitazione ottenuta sui libri ma con un’esperienza di 14 anni che penso valga molto di piu di un pezzo di carta.
Fino all’anno scorso i precari sono riusciti ad abilitarsi mediante una procedura straordinaria. Anno di prova ed esame finale… ben venga ..Va bene , valutazione sul campo,ok . Zac. Cambio di governo ed anche i precari sono stati divisi in due . Precari di seria A, quelli che sono riusciti ad abilitarsi come le dicevo, anche senza laurea, e che quest’anno sono entrati di ruolo, addirittura, e precari di serie B. Per abilitarci arriva un concorso … mi verrebbe da dire a premi. Eh si. Perchè ormai i concorsi sono un terno al lotto, programmi enormi , domande fuori programma… e chi più ne ha più ne metta. In tempi poi così stringati ed in un periodo molto, ma molto particolare, come lei ben sa. I sindacati sembrava volessero spaccare il mondo perchè è palese l’ingiustizia nei nostri confronti…. ma poi? Prova scritta dalle domande con risposta multipla alle risposte aperte…uao… che vittoria per noi! Valutazioni soggettive sulle risposte e domande su metodologie didattiche oltre al programma disciplinare ed, in più, un quesito in inglese da interpretare con domande e risposte per verificare il livello B2 … che io non ho, perchè devo verificarlo?
Non era tra i requisiti per partecipare a quest’ennesima farsa….. bah … l’Azzolina così ha deciso o chi per essa ed allora si deve fare… Un treno in corsa, nessuno la ferma , sarebbe una sconfitta per lei non farli, chi se ne frega se è l’ennesima fregatura per tanti di noi. In questo anno cosi complesso dove la scuola vive e vivrà momenti difficili era forse il caso di stabilizzare i precari occupando tutte le cattedre scoperte da subito. Eh no! Da quando è incostituzionale fare concorsi per servizio e titoli? Mi aiuti a capire.. dove sta scritto?E perchè non farci fare un anno di prova con esame finale come accadeva fino all’anno scorso? Prima dell’ igienizzante , delle mascherine e dei banchi che non ci sono e chissà quando arriveranno bisognava puntare sui pilastri della scuola. Docenti, personale…. ma non ancora come tappabuchi…. Noi facciamo quello che fa un docente di ruolo , senza sconti e senza vantaggi, vedi carta docente …..ferie inesistenti…. ecc ecc Ma non importa… siamo sempre andati avanti lo stesso . Ogni anno realtà diverse ma con la stessa voglia di far bene ai nostri discenti, con impegno e lealtà. Eppure? Lealtà verso di noi , zero. Non capisco questo accanimento verso i precari che sembra valgano meno dei neolaureati, cui tenete tanto che salgano in cattedra. Mi aiuti a capire, presidente, perchè in questo momento sono molto arrabbiata e confusa. Ci ritroviamo a ricominciare tutto daccapo. Come si puo’ chiedere ad insegnanti che hanno dato l’anima per la scuola… che l’hanno portata avanti in questi anni, di dover dimostrare di meritarlo. Che beffa!!!! Anni di servizio scolastico buttati al vento.
Come puo’ lei, così presente, almeno credo, lasciar passare tutto questo. A chi li avete affidati in questi anni i vostri figli? A persone che non erano capaci ? Pur di tappare tutti i buchi avete inserito in cattedra docenti incapaci? Perchè non valutarli prima di metterli in cattedra? Gli stessi docenti che la cara ministra ora metterà in cattedra fino a che serviranno, ancora una volta a colmare le cattedre vuote, come organico covid, per poi sostituirli in ogni modo possibile con giovani laureati. Quegli insegnanti che in ogni modo cercano di arrivare al cuore dei loro alunni per poi doverli abbandonare l’anno successivo. Mi sento offesa e tradita da uno stato che non ci tutela. Un ministro che pretende, irrazionalmente, mi consenta, di farci sostenere un concorso che probabilmente molti di noi non supereremo e ci vedrà surclassati dalle nuove leve, come preferisce la cara Azzolina. E sa perchè? Non perchè siamo incapaci, ma perchè siamo stanchi, stanchi di dare e non vederci riconosciuto il merito per quello che facciamo.
Caro presidente, se avessimo sindacati forti alle nostre spalle ora staremo tutti in piazza, lasciando le cattedre vuote …allora si che capireste, forse.Purtroppo ognuno pensa ai propri interessi ed è per questo che siamo rovinati. Triste pensarla così a 40 anni ma fanno bene quelli che fuggono da questo paese… io non posso. Ci state togliendo dignità per l’ennesima volta…ora con questo concorso… poi con chissà cos’altro. Ci rifletta. Probabilmente se leggerà questo post per lei non cambierà niente , d’altronde cosa siamo noi se non pedine da muovere a caso per i vostri interessi. Eppure io in lei ci credo come ho creduto nel cambiamento . La prego non mi spenga questa piccola lucina che ancora ho dentro di me per poi perdere completamente la fiducia in tutto. La saluto a nome di tutti i precari che con me condividono parole e pensieri… e credetemi la pensiamo tutti cosi. Distinti saluti e chiedo venia per le tante parole.