Leone XIV: il fratello, il padre e la madre sono nel mondo dell’istruzione. Seguirà le orme di Papa Francesco sull’educazione? Sviluppo integrale della persona, inclusiva, accessibile a tutti e impegno contro il bullismo

L’8 maggio 2025, il cardinale statunitense Robert Francis Prevost è stato eletto Papa, assumendo il nome di Leone XIV. La sua elezione segna un momento significativo per la Chiesa cattolica, con un pontefice che ha già manifestato un forte interesse per le questioni educative a livello globale. Leone XIV ha sottolineato l’importanza dell’educazione come strumento fondamentale per la promozione della dignità umana e della giustizia sociale.
Influenze provenienti dalla famiglia
Robert Francis Prevost, ha un fratello di nome John Prevost, che è stato preside di una scuola cattolica a Chicago e ora è in pensione. John ha condiviso pubblicamente aneddoti familiari, tra cui il consiglio dato al fratello di non scegliere il nome “Leone” per il suo pontificato, temendo confusione con il predecessore Leone XIII. Tuttavia, Robert ha optato per il nome Leone XIV, sottolineando il suo impegno per la giustizia sociale e la pace .
La famiglia Prevost ha radici profonde nel settore educativo. Il padre, Louis Marius Prevost, è stato sovrintendente del Brookwood School District 167 a Glenwood, Illinois, e la madre, Mildred Martínez, ha lavorato come bibliotecaria. Questa tradizione familiare nell’istruzione ha influenzato anche Robert, che ha ricoperto ruoli significativi nella formazione religiosa e accademica. Durante la sua permanenza in Perù come missionario e successivamente come vescovo di Chiclayo, ha insegnato e formato nuovi membri dell’Ordine di Sant’Agostino, contribuendo alla loro crescita spirituale e accademica
Continuità con l’eredità educativa di Papa Francesco
Le prime indicazioni emerse lasciano intravedere una continuità ideale con le linee tracciate da Papa Francesco, pur senza dichiarazioni esplicite in tal senso. Papa Francesco aveva evidenziato in ambito educativo l’emergenza causata da guerre, migrazioni e povertà, definendola una “catastrofe educativa” con 250 milioni di minori senza accesso alla scuola.
A ciò si aggiunge l’importanza di un’educazione che vada oltre l’acquisizione di conoscenze, mirando allo sviluppo integrale della persona, la necessità di un’educazione che promuova valori come la solidarietà, la pace e il rispetto per la diversità.
Impegno contro il bullismo e per la cultura della pace
“Mai fare il bullying, avete capito?“. Sono state le parole del Papa Francesco, affrontato anche il problema del bullismo nelle scuole, evidenziando come tale fenomeno contrasti con i valori cristiani di amore e rispetto reciproco. Ha invitato più volte educatori e studenti a promuovere una cultura della pace, in cui ogni individuo si senta accolto e valorizzato.