“Leggere per crescere”, il progetto per contrastare l’abuso del digitale. Oggi la proposta di legge al Senato

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Per contrastare i deficit di apprendimento e il rischio di dipendenza da smartphone tra giovani e adolescenti, nasce il progetto pilota “Leggere per crescere”, rivolto ai docenti degli istituti comprensivi italiani. L’iniziativa è promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura e realizzata dall’Osservatorio Carta, Penna & Digitale della Fondazione Luigi Einaudi.

Il progetto sarà presentato oggi al Senato, in occasione della prima giornata di “Libriamoci”, la settimana dedicata alla lettura nelle scuole.

Il corso pilota per docenti

Il corso pilota, che partirà questa primavera presso un istituto comprensivo di Roma, si propone di fornire strumenti utili agli insegnanti per affrontare i problemi legati all’uso eccessivo del digitale tra gli studenti.

Il programma prevede quattro moduli formativi, coinvolgendo esperti, scrittori e medici, sugli aspetti cognitivi e i disturbi dell’apprendimento. Saranno anche presentati alcuni casi studio di avvenuta sperimentazione, con successo, in alcune scuole.

Le candidature, aperte a 50 docenti, potrebbero essere estese a un numero maggiore di partecipanti.

I rischi dell’abuso del digitale

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), oltre il 25% degli adolescenti ha un rapporto problematico con lo smartphone, con impatti negativi su sonno, concentrazione e relazioni sociali.

L’ISS raccomanda di fare pause digitali di almeno 30 minuti al giorno e di limitare l’uso eccessivo dei dispositivi. L’Oxford University Press ha recentemente indicato brain rot (deterioramento cerebrale dovuto all’iperstimolazione digitale) come parola dell’anno 2024, evidenziando un problema sempre più diffuso tra i giovani.

L’importanza della lettura

Secondo Luciano Lanna, direttore del Centro per il libro e la lettura, il calo della lettura coincide con l’aumento dell’uso del digitale, in particolare nel passaggio tra scuola secondaria di primo e secondo grado. Tuttavia, le neuroscienze dimostrano che solo la lettura può sviluppare memoria e pensiero critico.

L’obiettivo del progetto non è demonizzare la tecnologia, ma integrarla con strumenti che potenzino le capacità cognitive dei più giovani. Enrico Sbandi, tutor del progetto, sottolinea che i ragazzi mostrano interesse verso strumenti analogici come carta e penna, purché proposti in modo stimolante.

Il progetto si inserisce nell’undicesima edizione di “Libriamoci”, che quest’anno ha come tema “Intelleg(g)o”, articolato in tre filoni:

  • Intelleg(g)o dunque sono (comprendere per esistere);
  • Intelleg(g)o dunque sento (comprendere per emozionarsi);
  • Intelleg(g)o dunque faccio (comprendere per agire).

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