Leggere in classe le parole del papà di Giulia Cecchettin? Costarelli (ANP): “Sarebbe una scelta opportuna”

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Leggere in classe le parole del papà di Giulia Cecchettin per stimolare la riflessione e il dialogo tra studenti e docenti “è sicuramente un’iniziativa positiva ed apprezzabile”.

Ad esprimere il suo plauso alla decisione del ministro dell’Istruzione e del Merito di proporre nelle scuole il discorso del papà di Giulia la presidente dell’Associazione nazionale Presidi del Lazio, Cristina Costarelli.

Il discorso del papà di Giulia – sottolinea Costarelli all’Adnkronos – è certamente un discorso toccante e profondo, e una riflessione in merito è sicuramente opportuna“.

Secondo la Preside è anche “necessario tornare su questi temi. Perché – spiega – è vero che siamo tutti uniti nella sofferenza di questo momento, ma i germi di queste situazioni vanno fermati da subito. Tra i giovani – evidenzia Costarelli – c’è ancora molto da lavorare. Lo vedo nella scuola, parlando con le ragazze e con i ragazzi, e vedo che ancora alcuni stereotipi sono molto, molto presenti. I riferimenti all’abbigliamento, al fatto che la ragazza se fidanzata non deve fare certe cose… Quindi – aggiunge – una riflessione importante su questi argomenti è assolutamente necessaria, soprattutto tra i giovani.

Quindi – conclude – l’idea di leggere, per fare qualche approfondimento e riflessione su quelle parole può essere un’indicazione sicuramente apprezzabile“.

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