Legge sulla libertà educativa, incontro CNSC con Valditara: “Ad un passo verso la piena attuazione”
In un recente incontro tra la Giunta del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica (CNSC) e il Ministro dell’Istruzione Valditara, si è discusso di temi rilevanti per il sistema scolastico italiano, con particolare riferimento alla legge n. 62 del 2000. Virginia Kaladich, presidente della Fidae (Federazione Istituti di Attività Educative), ha evidenziato la positività del dialogo con il Ministero, auspicando una piena attuazione della normativa che sancisce la libertà di scelta educativa.
Proposta per una Giornata nazionale della libertà educativa
Durante l’incontro, Kaladich ha proposto di istituire una Giornata nazionale per la libertà di educazione, suggerendo il 10 marzo come data simbolica, in ricordo della promulgazione della legge n. 62 del 2000. Questa legge, a distanza di 25 anni dalla sua approvazione, non ha ancora trovato una piena attuazione nel sistema scolastico, motivo per cui la Fidae e il CNSC chiedono un impegno concreto per garantirne l’effettiva applicazione.
Temi principali dell’incontro: fondi e inclusione
Oltre alla legge sulla libertà educativa, l’incontro ha toccato altri temi fondamentali per il futuro della scuola cattolica e dell’istruzione in generale. Tra questi, la necessità di maggiori fondi per il sostegno agli alunni con disabilità, una questione su cui il Ministro Valditara ha già preso provvedimenti, seppur ritenuti ancora insufficienti per far fronte all’aumento delle esigenze. Si è inoltre discusso dell’accesso ai fondi del PNRR e dei fondi Pon, includendo anche le scuole dell’infanzia.
Questione dei fondi alle scuole paritarie
Infine, un punto cruciale sollevato durante l’incontro è stato il finanziamento delle scuole paritarie. Kaladich ha sottolineato l’importanza di garantire risorse adeguate per il funzionamento di questi istituti, che svolgono un ruolo fondamentale nel panorama educativo del paese. Il CNSC auspica che su questo fronte si possano fare progressi significativi, riconoscendo il valore del servizio offerto dalle scuole paritarie.