La legge di stabilità penalizza ancora gli insegnanti
inviato da Conitp – Il contratto del personale docente è invariato già da 5 anni e non ci sarà alcun rinnovo fino al 31 dicembre 2014.
inviato da Conitp – Il contratto del personale docente è invariato già da 5 anni e non ci sarà alcun rinnovo fino al 31 dicembre 2014.
Il Conitp denuncia i provvedimenti contenuti nella legge di stabilità che prevedono ancora tagli per il personale della scuola.
Il potere di acquisto degli insegnanti calerà ancora e inciderà sui docenti che andranno in pensione, sia per il mancato adeguamento dello stipendio, sia perché la liquidazione sarà pagata entro 12 mesi e non 6, come avviene ora.
"Da un lato si parla di riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, dall’altro si penalizzano ancora i dipendenti pubblici e in particolare quelli del comparto scuola, bloccando il rinnovo del contratto per tutto il 2014 ", osserva il prof. Crescenzo Guastaferro, Presidente del CONITP, in merito alla legge di stabilità, "senza considerare la perdita dell’indennità di vacanza contrattuale per il biennio 2013-2014, la rateizzazione del Tfr e il blocco della rivalutazione delle pensioni".
Una magra consolazione sarebbe la contrattazione della “indennità di vacanza contrattuale”, che consentirebbe di trovare nella busta paga una parte del tasso di inflazione programmata pari al 30% dopo tre mesi e al 50% dopo sei mesi, e per il periodo 2015-2017 l’indennità sarà la stessa in godimento nel 2013.
Questo chiarimento può essere interpretato in una prospettiva che vedrebbe i dipendenti pubblici senza contratto almeno fino al 2017, visto che il blocco opera fino a tutto il prossimo anno, ed in ogni caso i rinnovi non potranno che essere il frutto di una lunga e sofferta trattativa.
Anche il governo delle larghe intese, dunque, decide di addossare il peso della manovra finanziaria d’autunno sulla scuola, penalizzando ulteriormente un settore già messo in ginocchio da cinque anni di tagli