Legge di Bilancio 2024, ok dal governo: fino a 100 euro in più in busta paga con taglio cuneo fiscale, via Ape Sociale e Opzione Donna, dal secondo figlio nido gratis e no contributi per le madri lavoratrici

Via libera del Consiglio dei ministri alla legge di bilancio. Il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra “a tempo di record: era convocato alle 9.30 ed è cominciato poco dopo, a dimostrazione dell’unità di vedute del governo e della maggioranza che sostiene il governo”. Così la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa.
Quella varata è una manovra da “24 miliardi o poco meno, frutto per 16 miliardi di extragettito e per il resto di tagli di spese. Si tratta di una manovra che considero molto seria, molto realistica, che non disperde risorse ma le concentra su alcune grandi priorità, continuando a seguire una visione che questo governo ha messo in campo da inizio mandato”, ha aggiunto Meloni.
E ancora: La manovra approvata dal governo si inserisce in un “quadro abbastanza complesso” ma nonostante questo il governo è riuscito “a confermare delle priorità, la prima è difendere il potere d’acquisto delle famiglie, ovvero più soldi in busta paga per i cittadini con redditi medio bassi”.
In manovra ci sono “aumenti contrattuali per il pubblico impiego, sono 7 miliardi per gli aumenti contrattuali, oltre 2 per la sanità, 5 per i restanti settori”.
Il governo ha “confermato il taglio del cuneo fiscale per il 2024: di 6 punti percentuali per i redditi fino a 35mila euro, di 7 punti per quelli fino a 25mila. Si tratta di un aumento in busta paga che corrisponde mediamente a circa 100 euro al mese” e riguarda “una platea di 14 milioni di cittadini”.
Per i lavoratori interamente nel sistema contributivo, ha aggiunto Meloni, “salta il vincolo che impone a chi è nel contributivo di andare in pensione con l’età raggiunta solo se l’importo della sua pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale”.
E ancora: “Ape sociale e pensione donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita”.
“Aumentiamo in modo significativo il fondo per gli asili nido: al secondo figlio l’asilo è gratis. La misura più significativa – ha spiegato la presidente del Consiglio – riguarda il tema della decontribuzione delle madri: le madri con due figli o più non pagheranno i contributi a carico del lavoratore. Una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto un importante contributo alla società, e lo Stato cerca di compensare pagando i contributi previdenziali”.
Poi aggiunge: “La maggior parte di questo lavoro è stato fatto chiedendo sacrifici ai ministeri, da Palazzo Chigi tutti, ai ministeri tutti abbiamo tagliato le spese, voglio ringraziare tutti e sono molto fiera di questo lavoro. È un governo che non spreca risorse in mille rivoli, ogni anno cerchiamo di fare un passo avanti insieme. È questo il segnale che vogliamo dare agli italiani”.
”Un quarto del canone non viene più pagato in bolletta”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. In particolare, il pagamento del canone Rai passerà da 90 a 70 euro l’anno.