Legge di Bilancio 2025, Uil Scuola Rua critica: “Tagli ai docenti e stipendi inadeguati, così non va”

La Legge di bilancio 2025 non risponde alle esigenze di docenti e personale ATA, lasciando irrisolte le questioni della stabilità e degli stipendi. Lo ricorda, in una nota, la Uil Scuola Rua.
Se il taglio dei posti ATA è stato rinviato al 2026, la manovra prevede una riduzione di 5.660 cattedre per i docenti nel 2025/26. Una scelta definita inaccettabile dai sindacati, che sottolineano come la riduzione degli alunni per classe dovrebbe essere una priorità, in linea con le raccomandazioni europee, e non un pretesto per tagliare posti.
Stipendi insufficienti e precariato: la scuola chiede risposte concrete
Sul fronte retributivo, le misure sono giudicate inadeguate. Il rinnovo contrattuale 2022/24 non recupera il potere d’acquisto perso a causa dell’inflazione, e accantonare fondi per il prossimo triennio non risolve il problema attuale. La Uil Scuola Rua aveva proposto la detassazione degli aumenti contrattuali e l’istituzione di capitoli di spesa dedicati, ma le proposte non sono state accolte. Anche sul precariato, le 2.000 assunzioni sul sostegno sono una risposta minima a un problema che riguarda circa 250.000 lavoratori. La scuola, conclude il sindacato, ha bisogno di investimenti concreti per garantire stabilità, retribuzioni adeguate e qualità del lavoro.