Legge di Bilancio 2025, Castellana (Gilda) a Orizzonte Scuola: “Un’occasione persa, un laureato nella PA guadagna molto di più di un docente, occorre invertire la rotta”

“Un’occasione persa”. Così definisce la Legge di Bilancio 2025 Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, in un’intervista rilasciata a Orizzonte Scuola.
Secondo il sindacalista, la manovra finanziaria non affronta con la dovuta attenzione le criticità del mondo della scuola, a partire dagli stipendi del personale docente e ATA. “L’incremento del 6% e il taglio del cuneo fiscale non sono sufficienti a recuperare il gap stipendiale con altre categorie del pubblico impiego”, afferma Castellana. “Un laureato nella pubblica amministrazione guadagna molto di più di un insegnante, così come un collaboratore scolastico percepisce uno stipendio inferiore rispetto a un collega che svolge le stesse mansioni in università”. Castellana critica anche la riduzione dei posti in organico di diritto per i docenti, compensata solo in parte dall’aumento dei posti per il sostegno. “Questi posti, in realtà, esistono già – sottolinea – perché ci sono migliaia di cattedre in deroga. Sarebbe stato più utile stabilizzare questi posti precari”.
Risorse insufficienti e altre criticità
Castellana punta il dito anche contro le scarse risorse stanziate per il supporto psicologico a scuola e per la carta docente destinata ai precari. “Si tratta di finanziamenti esigui che non risolveranno i problemi”, commenta. Per quanto riguarda la carta docente, il sindacalista ricorda che molti tribunali italiani stanno riconoscendo il diritto al bonus anche ai docenti con contratti al 30 giugno. “L’amministrazione sta perdendo i contenziosi e pagando le spese legali”, osserva Castellana.
“Nel complesso – conclude – la Legge di Bilancio 2025 presenta più ombre che luci. Ci aspettavamo un cambio di rotta che non c’è stato. Da anni si parla di stipendi bassi nel mondo della scuola, ma ancora non si vedono interventi concreti”.
Le reazioni
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