Legge Bilancio 2019, maestri per il tempo pieno: solo 1.000 (forse)

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La legge di Bilancio 2019: il tempo pieno rispunta con una versione light, solo 1.000 maestri in più rispetto ai 2.000 posti della prima versione. 

Legge di Bilancio: più maestri

Più maestri nella scuola primaria. L’argomento è stato affrontato anche dal Vicepremier Di Maio che in un video su Facebook ha “promosso” questo emendamento come un altro tassello per smontare la legge La Buona Scuola.

Vantaggi del tempo pieno

Il tempo pieno servirà per

  • ampliamento offerta formativa;
  • aiuto alle famiglie i cui genitori lavorano ambedue;
  • introduzione di nuovi posti di lavoro.

Ma la differenza tra 2.000 e 1.000 nuovi posti è sensibile. Significa togliere la speranza ai docenti che sperano nell’ampliamento dell’organico di diritto per ottenere il trasferimento.

43.000 insegnanti per avere il tempo pieno in  tutte le scuole

Per avere il tempo pieno in tutte le scuole servirebbero 43.000 insegnanti in più. I conti li ha fatti il sindacato Cisl: nell’a.s. 2017/18 infatti le classi di scuola primaria, in Italia, erano 130.462. Di queste, adottavano il tempo pieno 43.804, cioè il 33,6% del totale.

Ci sono quindi 86.000 classi da coprire, per le quali servirebbero 43.000 docenti, senza contare il fabbisogno aggiuntivo di collaboratori scolastici per assistenza e vigilanza.

1.000 nuovi insegnanti (e se anche fossero 2.000) sarebbe comunque un passo troppo piccolo per vedere un vero cambiamento. Vedremo quale delle due versioni dell’emendamento vedrà la luce nella legge di Bilancio.

Sperimentazione in Sicilia

In Sicilia è già stato firmato un protocollo di intesa per l’avvio di una sperimentazione.

La sperimentazione prevede l’apertura pomeridiana delle scuole per

  • potenziare le discipline curriculari di base
  • rafforzare la conoscenza delle lingue straniere
  • fare sport, musica, teatro

Inoltre si promuoverà un approccio innovativo allo studio delle cosiddette discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e verranno creati sportelli scolastici di ascolto e di orientamento scolastico e professionale.

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