L’educazione civica, la transizione ecologica e culturale, l’energia rinnovabile: un’UdA per la Secondaria di II grado per l’apprendimento della scienza e della tecnologia
La transizione ecologica e culturale, specie in questo momento storico e, nello specifico, in questo contesto territoriale e culturale, è un percorso civico, perfettamente da inserire nell’educazione civica, verso un nuovo modello abitativo. Significa, letteralmente, “andare verso” un moderno modello di società con rinnovati e riadattati stili di vita in cui l’attività dell’uomo sia in perfetto equilibrio (cosa che sino ad adesso non è stato affatto) con la natura. Quale è, dunque, oggi, il compito della scuola? E quale il compito degli insegnanti? La scuola ha il compito di accompagnare la società in questo percorso e dovrà riuscire a diffondere velocemente un nuovo stile di vita, un nuovo modello di società che non prevede lo scarto né l’usa e getta.
La scuola e gli strumenti culturali
La scuola, la nostra agenzia culturale più importante dello Stato, dovrà essere in grado di fornire strumenti culturali alle nuove generazioni; strumenti in mano agli studenti necessari per comprendere i nuovi modelli lavorativi e i nuovi contesti economici, finanziari, ambientali, culturali e sociali. I nostri studenti e le nostre studentesse dovranno imparare a ragionare, non più e non solo a breve periodo o a medio termine, ma in termini di un intero ciclo di vita, in termini di processi rigenerativi, in termini di pensiero non solo critico ma principalmente (se davvero vogliamo lavorare in una proiezione di futuro certo) sistemico e di lungo termine. Bisogna che i nostri giovani imparino (anche attraverso – cosa più complessa – il nostro esempio) ad abitare il territorio, lo Stato, il continente e il pianeta in cui vivono in modo nuovo nella consapevolezza che un mondo nuovo non c’è. C’è e dipende da noi, dalla nostra capacità rimodellatrice e riadattiva. Comprendere che esistono nuovi modelli di sviluppo che possono azzerare i conflitti tra le generazioni.
Gli obiettivi dell’Agenda 2030
Il Piano a cui ciascuna scuola e ciascun insegnante, anche nel suo essere modellatore di processi, deve ispirarsi è quello che declina, in maniera precisa e puntuale, gli obiettivi dell’Agenda 2030 valorizzando alcuni goals in particolare. A seguire i goals più rilevanti da attenzionare in un intervento di educazione civica.
Obiettivo 2: Raggiungere la sicurezza alimentare
All’interno delle nostre scuole e nelle nostre classi, con attenzione particolare ad interventi educativi e formativi adeguati, per costruire una responsabile cittadinanza alimentare, educhiamo al valore del cibo e combattiamo lo spreco.
Obiettivo 3: Assicurare la salute e il benessere
All’interno delle nostre scuole e nelle nostre classi, con attenzione particolare ad interventi educativi e formativi adeguati a promuovere la cultura del benessere e mantenersi in buona salute educhiamo ai comportamenti virtuosi. Mangiare sano, passeggiare molto, viaggiare in bicicletta, fare molto sport, ma anche giocare (specie per i più piccoli) e ballare. L’educazione fisica, il gioco attivo, le mense scolastiche (laddove esistono), le attività laboratoriali, in classe e in apposti spazi fisici (anche all’aperto con stile montessoriano) e la ricreazione sono momenti di alto valore formativo finalizzati alla crescita e allo sviluppo sano dei bambini e delle bambine e degli adolescenti e delle adolescenti delle nostre scuole italiane.
Obiettivo 4: Fornire una formazione di qualità
All’interno delle nostre scuole e nelle nostre classi, con attenzione particolare ad interventi educativi e formativi adeguati a garantire, oggi più di prima, un’istruzione di qualità. Infatti, in questo momento storico, non si può prescindere dalla formazione alla sostenibilità, alla complessità dei saperi e all’interdisciplinarietà. L’esercizio ad un approccio sistemico ai saperi e alla sostenibilità integra e completa l’offerta formativa delle nostre scuole e migliora le condizioni di vita delle persone, delle comunità e delle società. Ecco perché l’educazione civica, anche attraverso questo intervento specifico, è una disciplina trasversale.
Obiettivo 6: Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
All’interno delle nostre scuole e nelle nostre classi, con attenzione particolare ad interventi educativi e formativi adeguati ad educare le nuove generazioni, le nostre alunne e i nostri alunni, a valorizzare e considerare l’acqua come un bene comune, unico e intrasferibile, aiutando la conoscenza della sua non uniforme disponibilità sul pianeta. Promuoviamo ogni giorno comportamenti improntati al risparmio e ad un uso attento dell’acqua. Apprendiamo come si determina il fenomeno dell’inquinamento delle falde e del mare per creare, attraverso ciò, una crescente consapevolezza sulla necessità di cooperare, anche con piccoli gesti, alla difesa degli ecosistemi collegati all’acqua.
Obiettivo 7: Energia pulita e accessibile
All’interno delle nostre scuole e nelle nostre classi, con attenzione particolare ad interventi educativi e formativi adeguati ad apprendere le nuove e necessarie tecnologie per l’energia rinnovabile; percorsi attraverso i quali maturiamo a scuola la consapevolezza che l’energia e il benessere umano sono intimamente collegati tra di loro e che da questo collegamento intrinseco dipende il futuro del pianeta e, dunque, il nostro di futuro.
Obiettivo 11: Rendere le città inclusive e sostenibili
È necessario impegnarsi, anche e principalmente a scuola, per educare i nostri giovani e attraverso essi le famiglie alla mobilità a basso impatto ambientale, il tutto, diffondendo, anche attraverso percorsi di educazione civica, la cultura della mobilità sostenibile. Sosteniamo, nelle nostre scuole, la nascita del Mobility Manager scolastico. Figura destinata a realizzare una piattaforma scolastica per la costruzione di percorsi casa-scuola-casa. E poi, ma non in ultimo, servono scuole sostenibili e resilienti (non a parole, come capita spesso; come capita adesso) attraverso la gestione circolare dei rifiuti. È necessario, con i nostri alunni, porre particolare attenzione all’origine e al ciclo di vita di ogni risorsa che entra nella scuola.
Obiettivo 12: Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili
All’interno delle nostre scuole e nelle nostre classi, con attenzione particolare ad interventi educativi e formativi adeguati a orientare la riflessione verso, non più procrastinabili, comportamenti finalizzati a ridurre il consumo, principalmente dei prodotti utilizzabile una sola volta in plastica. Nelle nostre classi è necessario educare al riciclo e al riutilizzo anche creativo. Promuoviamo l’utilizzo di prodotti in materiale riciclabile, compostabile o riciclato.
Obiettivo 13: Promuovere azioni per combattere i cambiamenti climatici
All’interno delle nostre scuole e nelle nostre classi, con attenzione particolare ad interventi educativi e formativi adeguati a educare le nuove generazioni, le nostre alunne e i nostri alunni, alla protezione del clima nelle scuole attraverso attività laboratoriali e scientifiche, anche in collaborazione con gli enti della Green Community. È necessario, nelle nostre scuole, impegnarsi per costruire comportamenti sostenibili e per far crescere generazioni responsabili e critiche portatrici di un rinnovato stile di vita. Uno stile di vita che non può, per nessuna ragione, essere quello dei propri genitori e delle generazioni che attualmente hanno determinato questo stato di cose.
Obiettivo 17: Partnership per gli obiettivi
Una scuola che si rinnova, che si rimodella, che si ricrea, che si responsabilizzi è anche una scuola capace di promuovere, dopo averli progettati, percorsi di formazione dei docenti dedicati, in modo particolare se non esclusivo, alla sostenibilità, a una visione sistemica dei saperi per educare gli alunni alla complessità, per educarli al pensiero critico, per spingerli alla creatività e alla capacità di agire, sempre in modo responsabile, per il cambiamento. Serve lavorare all’unisono per la “Green Community”: cioè quella comunità educata ai nuovi modelli sociali: più inclusivi, più circolari e più sistemici.
Concetti trasversali per una Unità di Apprendimento sull’Energia
Serve definire a monte, prima di qualunque intervento, quelli che sono i concetti trasversali per una pista che da un lato si collochi nell’alveo dell’educazione civica, dall’altro nel solco della tecnologia, delle scienze e dell’ingegneria applicata al rinnovamento energetico. Questi i concetti trasversali:
Concetti trasversali
- La scienza influenza la vita quotidiana.
- La maggior parte degli scienziati e degli ingegneri lavora in team.
- L’energia può essere trasferita in vari modi e tra oggetti.
- I bisogni e i desideri delle persone cambiano nel tempo, così come le loro richieste di tecnologie nuove e migliorate.
- Gli ingegneri migliorano le tecnologie esistenti o ne sviluppano di nuove per aumentarne i benefici, ridurre i rischi noti e soddisfare le richieste della società.