Le Regioni alla ministra Azzolina: “Il no alla didattica a distanza è stato sbrigativo e irresponsabile”

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Le Regioni non ci stanno e attaccano la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. A margine della riunione della commissione Trasporti della Conferenza delle Regioni, emerge un malcontento degli enti locali riguardo il netto rifiuto della ministra all’ipotesi di un ritorno alla didattica digitale.

Il no della ministra Azzolina sulla didattica a distanza è stato “sbrigativo e irresponsabile”. E poi: “Abbiamo proposto al Governo la didattica a distanza per le scuole secondarie superiori per diminuire i picchi di utenza nelle grandi aree urbane. Il ministro Azzolina, in modo sbrigativo ed irresponsabile, ha frapposto un netto diniego. Gli scuolabus sono di competenza dei Comuni e pare che ancora non siano state erogate le risorse. Ma questo riguarda l’Anci”.

In serata giunge la replica della ministra: “Spiace ce qualcuno pensi che studenti e studentesse possano essere sacrificabili. La scuola ha dato tanto, abbiamo lavorato tutta l’estate per riportare gli studenti in presenza”.

Nelle prossime ore la ministra dei Trasporti Paola De Micheli vedrà le associazioni che rappresentano le aziende del trasporto pubblico locale e i rappresentanti di Regioni e Comuni per monitorare gli ultimi dati disponibili sui flussi di passeggeri e ipotizzare i primi interventi. “Non abbiamo ancora una proposta – dicono le Regioni – per abbassare la capienza occorre incrementare le linee ma bisogna avere materialmente le risorse necessarie”.

Nelle scorse ore era stato Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, a tirare fuori l’argomento della didattica a distanza: “Se pensassimo alla didattica a distanza per le ultime 2-3 classi delle superiori, magari in alternanza, un giorno sì e 2 no, una settimana sì e 3 no, verrebbe tolta tanta pressione sui trasporti”. 

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