Le pretese assurde dei precari di terza fascia. Lettera

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Inviato da Luca Gallo – Mi chiedo dov’erano i sindacati quando per anni i precari di terza fascia non erano neanche considerati.

Quando la reiterazione dei contratti era considerato una questione fisiologica interna alla scuola, quando pur in presenza di abilitazioni sudate e strapagate i precari erano costretti a partecipare a dei concorsi ordinari altamente selettivi, come nel 2012 e 2016, in seguito pur di non riaprire le GaE si è pensato alla fase transitoria per abilitati del 2018, in cui ancora una volta migliaia di persone con il solito ricorso cercavano di entrare senza nessun requisito ad una fase che riguardava del personale abilitato, parcheggiato per anni in seconda fascia di istituto e oggetto dei più vari e bizzarri esperimenti, in cui era difficile capire la logica di interventi in cui nessuno, ma proprio nessuno parlava di diritto alla stabilizzazione, ma solo di merito e di evitare si la reiterazione di contratti a termine, con la “geniale” soluzione di non poter più lavorare passati i 36 mesi di servizio.

Quante ne abbiamo dovute passare, ovvero i precari di seconda fascia che non è esagerato definirli precari preistorici, hanno dovuto subire tutte quelle riforme che sembravano fatte apposta per renderli ancora più precari e con meno diritti, quanti ministri dell’ istruzione abbiamo visto salire e scendere dal dicastero di viale trastevere, tutto sembrava avvolto in un’incertezza tale che non si riusciva neanche a capire il perché di tale trattamento, e i sindacati poi non pervenuti, sembravano anestetizzati nei confronti di una politica sorda e lontana.

Capisco che i tempi sono leggermente cambiati ma pretendere per il concorso straordinario la batteria di domande in anticipo mi sembra una farsa colossale, si e’ passati dal 10% dei posti del concorso ordinario ad una sanatoria senza precedenti, ora si vuole addirittura trasformare questa sanatoria in una farsa clamorosa, ma tutto questo ancora non basta, la maggior parte rifiutano i test, infatti ora i sindacati chiedono le risposte in anticipo in modo da impararle a memoria in due tre giorni e il ruolo è assicurato; VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA.

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